Minori in comunità, Piloni (Pd):
"Basta toni trionfalistici"
“Nel leggere la difesa di Vitari al suo Governo, mi è venuto in mente un detto che parafraserei così quando il dito indica la luna, Vitari guarda il dito”. Il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni replica così al consigliere regionale della Lega Riccardo Vitari in merito ai fondi statali destinati all’accoglienza dei minori in comunità.
“Le nostre critiche- sottolinea il consigliere dem- non riguardavano lo stanziamento di risorse che sono sempre benvenute ma l’enfasi con cui, Vitari e soci, le hanno comunicate, con il solito tono trionfalistico di chi vuol far credere di aver risolto definitivamente il problema. La realtà però è un’altra. Queste risorse non soddisfano le necessità dei Comuni, soprattutto di quelli più grandi. Bene ha fatto il consigliere comunale di Cremona Andrea Segalini a rimarcare questo aspetto. Così come non si possono usare toni trionfalistici quando alcuni Comuni ricevono pochi euro, meno del costo di un caffè. Se a Vitari non piace il termine ‘ridicolo’ per questi casi, ne scelta pure un altro. La sostanza non cambia”.
“Il punto è che- continua Piloni- per far fronte a una spesa che cresce di anno in anno, serve sì un fondo, ma con maggiori risorse e con criteri meno penalizzanti. Questa è la nostra richiesta. La stessa che facemmo come PD in Regione nel 2023, con una mozione, poi approvata, che impegnava la Regione a fare la sua parte per compartecipare alla spesa dei Comuni. Impegno concretizzato con i recenti stanziamenti del fondo sociale, che chiediamo diventi uno stanziamento definitivo e annuale”.
“Sul Governo e i suoi numeri- conclude Piloni- mi limito a ricordare che la penultima manovra di bilancio ha tagliato un miliardo di spesa corrente, l’ultima un miliardo e 350 milioni, chiedendo nuovi accantonamenti a Comuni e Province. Questo nonostante gli amministratori locali si trovino sempre più spesso a gestire nuove emergenze, tra cui una spesa sociale in aumento. Insomma, il Governo Meloni con una mano dà, con l’altra toglie. Non è solo propaganda. Questa è la volontà di indebolire gli enti locali”.