Fratelli d'Italia, la lettera
del direttivo dimissionario
Si era insediato il 15 febbraio scorso il nuovo coordinatore del circolo cittadino cremasco di Fratelli di Italia, Alberto Bonetti, al termine del congresso che aveva rinnovato anche i membri del direttivo. Un cambio foriero di speranza viste le sfide attese nella città di Crema; in primis le elezioni amministrative del 2027.
A distanza di 8 mesi quella speranza si è spenta tanto da portare alle dimissioni del coordinatore Bonetti e della maggioranza dei membri del direttivo. Azzerate le cariche si apre un nuova fase, quella del commissariamento.
Le dimissioni sono state ufficializzate in una lettera scritta dai membri del direttivo che ha rassegnato le dimissioni: Giovanni De Grazia, Paolo Patrini, Antonio Aiolfi, Roberta Giubilo, Flavio Bertazzoli, Giovanni Ventaglio e Giuseppe Ferraresi.
“Una decisione sofferta e ponderata – scrivono – maturata dopo un lungo periodo di riflessione e confronto, con l’obiettivo di sbloccare una situazione che da mesi stava immobilizzando l’attività del partito a livello cittadino”.
Ciò che aleggia nell’aria è che ci fosse una guerra interna tra correnti del partito, di cui una capeggiata da Susanna Guerini Rocco che, forte di un buon numero di tesserati auspicava almeno alla carica di vicecoordinatrice. Non solo è rimasta esclusa dalla carica ma, ad alimentare la tensione, la scelta del nuovo coordinatore Bonetti di sostituire tre membri del direttivo.
Sono seguiti 8 mesi di scontri e fratture a questo punto insanabili.
Scrivono ancora i dimissionari: “Nonostante l’impegno e la disponibilità al dialogo, non è stato possibile trovare una sintesi condivisa tra le diverse anime del partito, che permettesse di proseguire con serenità. Le dimissioni, pertanto, sono state ritenute l’unico gesto responsabile per consentire al partito di intraprendere un nuovo percorso e di prepararsi in modo più efficace alla sfida delle elezioni amministrative del 2027, appuntamento fondamentale per il futuro della città e del centrodestra cremasco”.
La lettera si conclude con i ringraziamenti ad Alberto Bonetti per la perseveranza con cui ha cercato di ricucire le divisioni e al senatore Renato Ancorotti che si è fatto promotore di numerosi tentativi di chiarimento e mediazione, mettendo a disposizione la propria esperienza e autorevolezza per trovare una soluzione condivisa.
Sabrina Grilli