Cronaca

Crema, il percorso con la città
di Taybeh: al via la raccolta fondi

Fabio Bergamaschi insieme al vescovo Gianotti, in collegamento Padre Bashar Fawadleh

L’Amministrazione Comunale di Crema, con l’aiuto della Diocesi di Crema, ha annunciato l’avvio di un significativo percorso di amicizia e solidarietà con la città di Taybeh, situata in Palestina, nella regione della Cisgiordania. Questo progetto nasce dal desiderio condiviso di esprimere concretamente la vicinanza della comunità cremasca a chi, in questo momento storico di gravi tensioni e sofferenze, vive le conseguenze drammatiche dei conflitti in Medio Oriente.

Grazie al contatto diretto con il Patriarcato Latino di Gerusalemme e con il sacerdote padre Bashar Fawadleh, è stata individuata la comunità cristiana di Taybeh come destinataria di una raccolta fondi solidale, che è stata avviata martedì 7 ottobre alle ore 18:30 al Centro Giovanile San Luigi, in un incontro pubblico aperto a tutta la cittadinanza.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Crema con il supporto operativo della Diocesi, rappresenta il primo passo di un impegno più ampio e continuativo. Il Comune di Crema, oltre a raccogliere direttamente i fondi destinati alla comunità di Taybeh con un apposito capitolo di bilancio, destinerà anche una parte delle proprie risorse di bilancio per sostenere progetti di aiuto concreto per questa comunità a nome della città di Crema.

La sala del centro giovanile San Luigi, gremita per la conferenza

Padre Bashar Fawadleh, in un recente colloquio con i rappresentanti del Comune, ha espresso gratitudine e felicità per questo gesto di vicinanza e attenzione, sottolineando il valore umano e simbolico del legame che si sta creando: “Grazie per la vostra amicizia, per la vostra solidarietà. Qui viviamo una situazione difficile, purtroppo non vediamo ancora la luce in fondo al tunnel. Questa è la città dell’amicizia, della fede e della speranza, un piccolo villaggio a 30 chilometri da Gerusalemme. Nel corso della storia gli abitanti hanno custodito fede e tradizione, ma ora la situazione è difficile. Ci sono tante restrizioni, negli ultimi anni siamo stati bersaglio degli attacchi dei coloni israeliani, ma noi viviamo nella speranza della pace. Esprimiamo gratitudine alla città di Crema e alla Diocesi per la loro amicizia, solidarietà e sostegno alla comunità cristiana di Taybeh. Che il signore benedica Crema”.

“Questa iniziativa – dichiara il sindaco Fabio Bergamaschi – è maturata all’interno di un confronto in giunta, con la volontà di lanciare un progetto concreto e di lunga durata, capace di esprimere la nostra solidarietà attraverso azioni tangibili. Vogliamo così manifestare la massima vicinanza al popolo palestinese e a tutti i popoli che soffrono a causa dei conflitti armati, nella consapevolezza che solo attraverso la solidarietà e l’impegno delle comunità locali si possono costruire ponti di pace. Ringrazio profondamente il Vescovo Daniele Gianotti e don Emilio Lingiardi, che ci ha aiutati a individuare una realtà tanto significativa quanto provata in Palestina. Senza il loro supporto questo progetto non sarebbe stato possibile. Questa è l’ennesima conferma del movimento di coscienza per un dramma lontano, ma che avvertiamo tutti. E’ importante non perdere la lucidità di giudizio, in uno scenario complicato, è doveroso testimoniare vicinanza. Serve equità nel dramma delle guerre, chiedendo uno stop incondizionato alla violenza. Il nemico comune di tutti è quello degli estremismi e dei nazionalismi. Questa non vuole essere un’iniziativa legata all’emotività e basta, ma l’augurio è che possa creare legame tra i popoli. L’auspicio è che questa grande ondata di emotività possa tradursi in un sostegno concreto, tramite le donazioni, e che possa essere l’avvio di un percorso di avvicinamento tra le comunità”.

Ha preso poi parola il vescovo di Crema, Daniele Gianotti: “A Taybeh ci sanno stato nel 1981. Ho detto subito sì alla proposta del sindaco. Sono molto contento di questa iniziativa e della raccolta fondi, per stabilire un ulteriore legame con questa comunità. Nel dramma che stiamo vivendo e seguendo, la nostra attenzione si ferma molto sulla conflittualità tra Israele e Palestina, ma spesso ci si dimentica della presenza di cristiani in Terra Santa. C’è attenzione a tutti, per le situazioni di lutto povertà, senza guardare le discriminanti religiose o etniche. Grazie a questo si può dare risalto all’aiuto e al supporto”.

Nella giornata di mercoledì 8 ottobre, verranno indicate le coordinate bancarie per le donazioni, sul sito e sui social del Comune di Crema.

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