Crema aderisce alla Marcia
per la pace PerugiAssisi 2025
Nella giornata di lunedì, la Giunta comunale di Crema ha deliberato l’adesione ufficiale alla Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità, in programma domenica 12 ottobre 2025, confermando l’impegno della città a favore dei diritti umani, della cooperazione internazionale e della cultura della nonviolenza.
In un contesto globale segnato da conflitti armati, instabilità e violazioni dei diritti fondamentali, la scelta del Comune di Crema assume un preciso significato: aderire alla Marcia significa affermare che la pace non è un concetto astratto o un’utopia, ma una responsabilità concreta che coinvolge istituzioni, comunità e singoli cittadini.
Il Sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, ha commentato: “La solidarietà deve respirare con due polmoni: da un lato la testimonianza, la presa di posizione pubblica e lo schierarsi politicamente dalla parte di una causa giusta; dall’altro, le azioni concrete che ne siano conseguenti. Come Comune di Crema vogliamo sempre tenere uniti questi momenti. Essere parte di iniziative come la Marcia della Pace è fondamentale per alimentare e rafforzare il sentimento di pace e solidarietà tra i popoli e le nazioni. Al contempo, non dimentichiamo le azioni concrete, come la raccolta fondi che lanceremo con il prezioso supporto della Diocesi di Crema. L’impegno in tal senso come comunità cittadina e come istituzione municipale continuerà nei prossimi mesi e per tutto il tempo necessario, sperando che questo tempo possa concludersi quanto”.
L’edizione 2025 assume un valore particolare poiché coincide con importanti anniversari storici che richiamano memoria e responsabilità: ottant’anni dalla Liberazione e dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ottant’anni dalla fondazione delle Nazioni Unite e dal primo bombardamento atomico, cinquant’anni dall’Atto finale di Helsinki, dieci anni dall’enciclica Laudato Si’ e ottocento anni dal Cantico delle Creature di San Francesco. Queste ricorrenze non sono meri eventi commemorativi, ma punti di riferimento ideali che ricordano quanto il percorso verso la pace sia fragile e richieda impegno costante, azioni concrete e scelte politiche coerenti.
Per favorire la partecipazione dei cittadini, il Comune ha stanziato un contributo di 500 euro a parziale copertura delle spese. La presenza della città sarà inoltre assicurata da una delegazione istituzionale. Con questa decisione, Crema ribadisce il proprio ruolo di “Città di pace”, parte attiva del Programma nazionale 2024-2026 Cantiere di Pace e di Futuro, finalizzato a creare, attraverso le amministrazioni locali, una rete di comunità impegnate nella promozione dell’educazione alla pace, della cooperazione, della partecipazione e della sostenibilità.