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Sport, soft skills, giovani:
Graziano Fumarola al Panathlon

Nel ricordo di Gian Franco Facchi, storico tesoriere del club scomparso lo scorso agosto, la conviviale Panathlon Club Crema che segna la ripresa dell’attività dopo la pausa estiva.

“Gian Franco è stato uno dei soci più longevi con più di 30 anni di militanza e incarichi anche in Area 2 Lombardia. Un socio particolare – ha ricordato il presidente Massimiliano Aschedamini – uno di quelli che ha reso il club più grande, che era affezionato e attento a tutto, dall’organizzazione delle nostre undici conviviali annuali, agli oltre settanta eventi sportivi patrocinati, alla burocrazia che sta dietro a tutto, oltre alla cura dei dettagli, dai bilanci ai cadeau natalizi. Ringraziamo Gian Franco per quello che ci ha dato, per il senso di appartenenza, per l’insegnamento che ci ha lasciato di vivere all’interno del club e realizzare i suoi intendimenti”.

Ospite della serata il socio Graziano Fumarola, impegnato in diverse società sportive del territorio, che ha relazionato su un progetto che pone l’attenzione su quei giovani che si impegnano nei vari sport, senza però poi arrivare a livelli agonistici importanti, ma che avendo vissuto un lungo percorso sportivo che porta con se tutta una serie di abilità, possano far tesoro di ciò, anche nel prosieguo della vita, ancor più in ambito lavorativo.

Il tema della serata era stato già toccato anche nel corso di una precedente conviviale con l’ex ciclista Alessandro Vanotti, che presentò il suo libro “Gregario. Una vita al servizio dei campioni”, parlando di competenze diverse e valori dello sport. Fumarola ne ha meglio specificato i contenuti, parlando del più ampio progetto “Propath talenti oltre lo sport”, che approfondisce aspetti e scenari futuri, stimolando collaborazioni tra imprese, sport, Ufficio Scolastico Territoriale, partendo dalla considerazione che pochi tra coloro che praticano sport nell’età scolastica e giovanile, riescono ad affermarsi: uno su cento dicono i dati, riprendendo la canzone portata al successo da Gianni Morandi, ma perché disperdere il bagaglio di esperienze e abilità degli altri 99 che non raggiungono il successo professionale nello sport.

Questi giovani hanno comunque acquisito nel loro percorso sportivo, competenze sportive e soft skills che non possono andare persi, osserva Graziano Fumarola. E sono proprio questi i soggetti che rappresentato elementi di interesse per le aziende dice Fumarola, che oltre a guidare diverse associazioni sportive, dal Team Serio, alla società che ha in gestione il Velodromo Baffi, ha un ruolo importante in Ancorotti Cosmetics: “Sono importanti perché le altre competenze le puoi imparare”, aggiunge. Eppure, citando alcuni dati di una ricerca, il 63% delle aziende ha difficoltà a trovare profili professionali, il 77% delle imprese ritiene importante le soft skills, ed allora perché “non creare questa liaison tra competenze acquisite nell’ambito della pratica sportiva e mondo lavoro”, si chiede Fumarola.

Riportando l’esperienza di diverse aziende che si occupano di selezione del personale, viene sottolineato come sono pochi i candidati che nella compilazione dei CV indicano la pratica sportiva. Il 55% non lo fa, riferisce Graziano Fumarola, ma la domanda che sorge spontanea è un’altra: i ragazzi non praticano sport, oppure per la fascia 18-25 anni, la pratica sportiva non rappresenta un valore aggiunto.

Il progetto è stato presentato anche alla Provincia di Cremona, e al mondo scolastico e produttivo, in occasione di eventi inseriti anche nella promozione dei percorsi per la filiera tecnologica professionale promossi da UST Cremona. L’idea di Fumarola è stata anche presentata nel corso di diversi appuntamenti nei mesi scorsi con l’Associazione Industriali di Cremona, prestando l’attenzione sul potenziale bacino di possibili collaboratori che oggi hanno tra i 15 e i 16 anni e praticano sport, per coinvolgere anche gli imprenditori, che conoscono l’evoluzione delle loro aziende e sono potenzialmente interessati a collaboratori per il futuro.

E le aziende coinvolte hanno espresso le loro necessità nel lungo periodo, ha argomentato il relatore, dando la loro disponibilità a investire su alcuni ragazzi, attraverso il sostegno al progetto dell’associazione sportiva, che ha garantito per questi giovani, siglando così come si fa a scuola, un patto con le famiglie, favorendo in futuro un ingresso nel mondo del lavoro e nel frattempo, provvedendo anche alla formazione specifica che contribuisce alla crescita dei giovani all’interno delle aziende.

Obiettivo? Per Fumarola, i giovani rappresentano il bene principale che la società ha, ed è per questo che l’obiettivo del progetto presentato è quello di offrire un piccolo contributo al rapporto tra azienda e scuola, contribuendo anche a cambiare certe dinamiche interne alla componente docente, affinché lo sport possa aprire un nuovo ambito di interesse e di approfondimento rispetto a quelle competenze diverse che chi lo pratica può sviluppare, e che potrebbero diventare valore aggiunto anche nella vita lavorativa e non solo.

Intanto, tra gli scenari futuri, per il progetto portato avanti da Fumarola, anche l’eventuale accesso a bandi regionale, in corso l’iter di un’iniziativa che, se finanziata, porterà ad un investimento di 10 milioni di euro a Capergnanica, che prevede il recupero di edifici di proprietà comunale, messi poi a disposizione per attività di formazione per le società sportive del territorio, interessante non solo per il ciclismo, e che potrebbe aprire la strada ad un ventaglio più ampio in altri settori.

Ilario Grazioso

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