Reti nei Quartieri: conclusi
i mercoledì dei parchetti
“Quello che stiamo facendo qui è metterci a servizio e in ascolto con la stessa professionalità di quando siamo seduti alla scrivania. Semplicemente lo facciamo in un luogo più accessibile, informale, che facilita l’incontro e abbatte i pregiudizi”.
Nel tardo pomeriggio di una bella giornata estiva, nel parco del quartiere periferico di Ombriano, in via Pagliari, Alessio Pacifico educatore di Servizi Sociali del Comune di Crema sta partecipando a uno degli ultimi appuntamenti estivi de “I mercoledì dei parchetti” che, partiti a giugno, si sono conclusi dopo tre mesi, a settembre.
L‘iniziativa, finanziata da Re.Qu. Reti di Quartieri, ormai giunta al terzo anno consecutivo, è diventata sia per gli abitanti del quartiere sia per gli educatori, le reti territoriali che vi partecipano, cooperative, associazioni, partner del progetto, un appuntamento fisso che vede animare attraverso attività, giochi, laboratori e momenti di condivisone come merende e cene, una zona periferica spesso trascurata rispetto agli eventi che si celebrano nel centro storico.
“Questa è una delle zone popolari di Ombriano – prosegue Alessio Pacifico – una delle più belle grazie a questo parco meraviglioso con alberi ormai decennali. E’ una zona periferica ma c’è un bel vissuto che noi abbiamo imparato a conoscere. Quello che vogliamo fare è portare qui tutto ciò che di solito le persone devono andare in centro a cercare. Quello che trovano nel parco, a pochi passi da casa, sono la vicinanza delle istituzioni con alcune risposte ai loro problemi e difficoltà senza che si debbano spostare necessariamente in centro. E‘ un modo di essere a servizio e vicini a chi ha bisogno. Sono mesi che veniamo qua ed è il terzo anno di fila che facciamo questo progetto. Ormai davvero ci si conosce, ci si dà del tu e alcuni problemi che vengono portati, vengono affrontati e risolti positivamente. Si riesce davvero a intervenire sulle situazioni. Mentre siamo qui capita che qualche residente si avvicini per porre delle domande, delle richieste che è più difficile fare in modo formale. E’ il motivo per cui abbiamo deciso di uscire dalle nostre sedi di lavoro e di venire sul territorio”.
Il progetto Re.Qu. selezionato da“ Con i Bambini – impresa sociale“ nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, promosso dalla cooperativa Igea, capofila del progetto, ha l’obiettivo di rafforzare la comunità educante, animare e presidiare dei quartieri periferici a rischio di esclusione ed emarginazione sociale, aumentare il senso di appartenenza comunitario nelle famiglie.
L’iniziativa de “I mercoledì’ dei parchetti, rientra in questo progetto e, partita un paio di anni, fa è cresciuta nel tempo e ha coinvolto altri quartieri. Ai Mercoledì della zona di Ombriano si sono aggiunti, l’anno scorso, i Giovedì del parchetto della zona di san Bernardino e, da quest’ anno, anche i Martedì del parchetto nelle zone di Santo Stefano, Santa Maria e San Angela Merici.
Laboratori, attività, giochi liberi e strutturati rivolti ad ogni fascia di età, specie a bambini e adolescenti che coinvolgono gli adulti, creando così uno spirito di aggregazione, condivisione, una comunità; e insieme i problemi si risolvono più facilmente.
“Oggi – conclude Pacifico – stiamo vivendo uno degli ultimi appuntamenti dei mercoledì del parchetto creati all’interno del progetto Re.Qu; ne facciamo altri in zona Santa Maria, al martedì, in zona San Bernardino il giovedì; sono simili ma ogni territorio e quartiere ha le sue peculiarità. Stasera, in particolare, abbiamo uno sportello di orientamento al lavoro, uno sportello di mediazione abitativa, il consultorio diocesano con lo spazio ascolto e in più abbiamo alcune educatrici che aiutano a far giocare i ragazzi che sono sul campo, altri li fanno giocare con Ie costruzioni sul tavolo. I residenti ci raggiungono portandoci quello che hanno: un Thè speciale, torte, frutta”.
“E’ davvero un bel momento: sorrisi, spensieratezza, condivisone; intanto qualcuno ne approfitta per raccontarci quello che vive. Abbiamo ascoltato tanto quest’estate, ci sono state delle serate in cui davvero non riuscivamo ad avere il tempo per tutti. In alcuni appuntamenti ci sono state a volte venti, trenta persone contemporaneamente tra chi giocava, chi faceva un’attività e chi chiedeva qualche consiglio utile. L’incontro è sempre stato molto partecipato, molto utile. Anche oggi abbiamo dovuto barcamenarci tra una persona e l’altra perché in tanti continuano a chiedere; non sono richieste pressanti, non sono richieste pretenziose. Sono persone che hanno bisogno e chiedono con delicatezza, con riserbo, con attenzione, chiedono un aiuto. E chi ha bisogno di aiuto è il benvenuto“