Sport

AIAC Cremona Crema: calcio,
formazione e metodologie

Da sinistra: Galli, Sperolini, Baldini e Pasini

È stata una serata di calcio, formazione, racconto, didattica, quella a Villa Toscanini dove l’Associazione Italiana Allenatori Cremona Crema, presieduta da Gian Paolo Sperolini, ha organizzato l’incontro dal titolo “Il calcio dei ragazzi, l’evoluzione dell’allenamento nei settori giovanili”. Scanditi dagli interventi di Adriano Cadregari allenatore e docente del Centro Tecnico di Coverciano, si sono alternate le relazioni di Alberto Pasini preparatore atletico del Parma e già coordinatore regionale AIAC della Lombardia per la componente preparatori atletici, Stefano Baldini, esperto di tattica e metodologie e Filippo Galli ex calciatore del Milan stellare, che in tredici stagioni può vantare un palmares da record.

Proprio l’ex rossonero ha iniziato raccontando la sua esperienza al Milan, dall’approdo alla squadra allora presieduta da Giuseppe Farina alle stagioni dei successi berlusconiani, fino all’esperienza di direzione del settore giovanile tra il 2009 e il 2018, periodo nel quale ha vinto tutto. Un eloquio ricco di citazioni forbite quello di Filippo Galli, che offre tanti spunti di riflessione così come nel suo blog la complessità del calcio e nel libro dato alle stampe lo scorso anno per le edizioni Piemme, Il mio calcio eretico, nel quale ripropone nel contesto calcistico le teorie sull’apprendimento, provando a educare i giovani all’idea di calcio propositivo.

E anche nella serata di Ripalta Guerina, Galli ribadisce quanto sia preziosa per tutte le componenti la formazione nel calcio e l’approccio metodologico, veicolando l’idea di implementare un gioco che deve essere caratterizzato da possesso, propositività e principi, a partire dai concetti di coesione e condivisione, elementi centrali di una sorta di vademecum elaborato ai tempi del Milan con Mauro Tassotti e Massimiliano Allegri, perché sottolinea: “L’apprendimento passa da una relazione e la scelta che fu fatta nel 2009 fu quella di un approccio sistemico e integrato, comprendente l’area tecnica, la tattica e quella mentale, come un puzzle che va insieme”. In altri termini, per Galli occorre cambiare i paradigmi accogliendo il cambiamento e sperimentando: “Non è vero che nel calcio italiano non ci sono i talenti – ci dice a fine serata – è proprio necessario un nuovo approccio metodologico rispetto alla loro formazione e avere più coraggio, da parte di tutto il sistema del calcio italiano”. Rivolto alla platea degli allenatori cremaschi Galli ricorda l’importanza di allenare il giocatore all’interno del gioco che poi si vuol proporre sul campo, perché come in uno shaker, tutte le componenti devono essere allenate insieme. Presentando le slides ai presenti con alcuni report di quando era al settore giovanile del Milan dice: “Siamo arrivati ad avere il 94% di allenamento con la palla, ricavando situazioni di gioco”.

Nell’intervento di Stefano Baldini le metodologie dell’allenamento e la complessità nei processi di crescita, e il supporto offerto dalle tecnologie applicate al calcio: “Difficile definire cos’è tattica e cosa no, confondendo spesso la tattica con gli schemi e la volontà di ingabbiare i giocatori. Se la tattica è vista come la capacità di scegliere, leggere e comprendere il gioco – commenta Baldini – è alla base dell’attività calcistica a tutte le età i livelli”. Di allenatore che si occupa della tecnica, e preparatore atletico della coordinazione ha parlato Alberto Pasini, provando però a cambiare la prospettiva al fine di giungere ad un nuovo approccio sintetizzato dall’espressione inglese enskilment, che lega l’apprendimento all’esperienza pratica, in un processo interattivo e relazionale: “Si parte dalla partita per costruire l’allenamento”, dice Pasini, che propone anche la riflessione di Jonathan Haidt, psicologo americano che ricorda a tutti come “il gioco è il lavoro dell’infanzia”. Per Pasini la preparazione atletica è ormai “una delle compenti rilevanti del calcio moderno più che in passato, e la sfida è quella di costruire sessioni di allenamento che contestualmente possano coniugare elementi del gioco con la preparazione atletica vera e propria”.

Nel corso della serata che ha visto molte domande da parte dei presenti, anche suggerimenti per approfondimenti tecnici ai mister cremaschi, a partire dai podcast disponibili gratuitamente sulle diverse piattaforme e proposti dagli stessi relatori: Un Calcio alla logica di Adriano Cadregari o TSS – Teaching Sport Skills di Alberto Pasini.

Soddisfatto il presidente Sperolini, proiettato all’avvio lunedì prossimo a Cremona, del corso Uefa C presso gli spazi della SSD Canottieri DLF Cremona di via Eridano: “Questa sera hanno partecipato tante persone, anche da altre province e questo è elemento di grande soddisfazione, unito al fatto che i tesserati con noi sono 170”.

Ilario Grazioso

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