Castelnuovo, Ponte Cadorna:
ieri sera la prima assemblea
Nella sala dell’oratorio di Castelnuovo si è riunita la prima delle due assemblee pubbliche che l’amministrazione comunale ha programmato, per aggiornare i cittadini sulla questione relativa al Ponte di via Cadorna.
A distanza di quasi un anno e mezzo dai primi incontri pubblici, cambiano scenario e prospettiva: nessuno azzarda date perentorie, ma la sintesi dell’ora e mezza di descrizione da parte del sindaco Fabio Bergamaschi e dell’assessore Giorgio Pagliari è una: si passa dal temutissimo anno di chiusura totale del ponte prospettato in prima battuta l’anno scorso, ai 4 mesi di chiusura totale della nuova proposta, ai quali si aggiungono i 3 mesi di senso unico in ingresso alla città.
Sindaco e assessore l’hanno ribadito più volte, sottolineando la riduzione dei tempi di realizzazione, quale unica vera mitigazione possibile ai disagi che un intervento sul ponte di via Cadorna, per la natura stessa dell’opera e per l’incidenza sulle quotidianità delle persone che in quell’area insistono, non possono essere annullati.
Complice anche il caldo, si percepisce meno interesse da parte della platea rispetto alle assemblee precedenti, svoltesi nel periodo invernale (ieri sera diversi gli assessori in carica presenti, e tra i componenti della minoranza, la consigliera di Forza Italia, Laura Zanibelli), che in ogni caso ha seguito le relazioni e fatto qualche domanda (tra questi l’ex sindaco Walter Donzelli ndr).
Da parte del sindaco Bergamaschi una sintesi dello stato dell’arte, partendo dall’analisi dei complessi e lunghi passaggi burocratici fin qui fatti, dalle valutazioni anche di un’eventuale soluzione temporanea, poi bocciata per gli elevati costi nelle due opzioni prospettate (ponte provvisorio a nord, zona Buca e a sud, parallelo alla passerella Bettinelli: entrambi studiati con costi pari a circa 800 mila euro per il primo e un milione e 200mila per il secondo, ma bocciati sia per i costi, sia per le evidenze negative sul traffico come dimostrato dagli studi del Centro Studi Traffico di Milano), all’approfondimento sul nuovo progetto, tenuto conto che, “non è un intervento politico, ma tecnico ed è per questo che vogliamo aggiornare i cittadini e coinvolgere tutti”.
Per il sindaco Bergamaschi l’ultimo anno non è stato tempo perso, “è stato un tempo investito dall’amministrazione comunale per arrivare a una prima mitigazione del disagio, quella del contenimento dei tempi, poi in dialogo con i cittadini ci sarà anche l’approfondimento su mitigazione e ristoro per le attività commerciali”.
La parola è passata all’assessore con delega a lavori pubblici e viabilità Giorgio Pagliari, che si è concentrato sui documenti tecnici e sull’iter progettuale: dal progetto fattibilità, a quello esecutivo, cui dovrà seguire la procedura di gara, che sarà a inviti, senza dimenticare i tempi per gli approvvigionamenti dei materiali, con l’unico obiettivo dichiarato e ribadito da parte dell’amministrazione: concentrare i lavori in estate, o meglio, almeno la parte relativa ai 4 mesi di chiusura totale, come ha rimarcato il sindaco Bergamaschi, ricordando l’attrattività scolastica di Crema, dove nel periodo di aperture delle scuole, tra studenti che arrivano da fuori e studenti resistenti, la mattina si spostano circa 7mila persone.
La chiusura in quel periodo moltiplicherebbe di molto i disagi, che comunque ci saranno, per un intervento che ora costa oltre 5 milioni di euro e che rispetta prescrizioni e indicazione di legge, nonché quelle derivanti anche dalla Soprintendenza, per la nota questione del vincolo che sul ponte stesso c’è.
Tempi? Se tutti i passaggi che restano da fare vanno a buon fine, per il via dei lavori se ne parla tra circa un anno. “Siamo a tre quarti dell’opera, ora si passa alla progettazione esecutiva” ha detto l’assessore Pagliari prima di presentare le 12 slide, con i disegni relativi al manufatto e all’area di cantiere dove sarà installata la grande gru. “Sarà un ponte solido, di 115 metri, dove potranno incrociarsi due bus”, ha chiosato l’assessore, sottolineando che nella fase della gara potranno essere valutate anche proposte migliorative circa l’individuazione dell’area di cantiere, prospettate dalle ditte partecipanti.
Nello specifico, sindaco e assessore hanno anche ricordato le caratteristiche dei lavori di rinforzo strutturale e le varianti migliorative, “che rispettano l’aspetto visivo della storicità dell’opera”, ed hanno ricordato come la passerella pedonale nel nuovo ponte sarà collegate alla struttura portante.
Non resta che attendere fiduciosi la prosecuzione dell’iter, nella speranza che quella del ponte sul Serio non sia una telenovela per i cremaschi: più di 5 milioni di costo, e nel cronoprogramma disponibile ora, 53 settimane lavorative previste, dei quali, 17 con il transito completamente chiuso, 13 a senso unico nelle modalità sopra specificate, e 23 con transito aperto, fermo restando che la passerella per i pedoni sarà fruibile, a destra o a sinistra, a seconda delle lavorazioni.
Si replica martedì alle 21 all’oratorio di San Bernardino.
Ilario Grazioso