Case popolari, Chiodo: "Il comune
sta prendendo in giro i cittadini"
Non si placa il botta e risposta tra la consigliera di minoranza Ilaria Chiodo e l’Assessora alla pianificazione territoriale, edilizia privata e patrimonio Cinzia Fontana, in merito alle condizioni delle case popolari denunciate proprio dall’opposizione.
“Non c’è nulla di falso in ciò che è stato da me detto – dice Ilaria Chiodo – nessun giro di parole e nessun cambio di direzione, come invece ha mostrato in consiglio comunale l’assessore Fontana, che, alle nostre richieste di avere la mappatura completa degli interventi manutentivi delle case popolari sia di proprietà Aler che di proprietà comunale, ha una prima volta affermato che il report aggiornato è a disposizione di chiunque dal sito Aler per poi, a mia evidenza che ciò non è possibile, ha cambiato versione dicendo che l’amministrazione ha a disposizione un report aggiornato per le sole case di proprietà del comune di Crema, report che l’assessore si dichiarava disponibile a condividerci, ma che purtroppo, dopo ben due settimane di attesa, non abbiamo ancora ricevuto”.
Chiodo ha fatto che depositerà una nuova interpellanza, in cui chiederà all’amministrazione un aggiornamento riguardo lo stato dell’arte e gli interventi pianificati per gli appartamenti in Via Gandini (proprietà comunale), alloggi nei quali vivono anche persone fragili e molto anziane.
“Allego foto dell’appartamento – ha aggiunto la consigliera di opposizione – e lascio ai lettori le valutazioni in merito allo stato manutentivo dell’immobile. Se l’assessore è disponibile, lunedì possiamo recarci insieme con i giornalisti in questi appartamenti, report aggiornato da lei in mano e ascoltare gli inquilini per verificare quando e in che termini sono stati effettivamente messi a terra gli interventi manutentivi”.
Ilaria Chiodo, poi, ha risposto anche alle accuse di Fontana, ritenuta non in grado di conoscere la differenza tra case popolari di proprietà Aler e case popolari di proprietà comunale: “La conosco molto bene, essendo anche l’unico consigliere comunale a non aver votato a favore, lo scorso luglio, del rinnovo dello schema di convenzione tra il comune e l’Aler di competenza. Penali all’Aler, con clausole inserite all’interno della convenzione, che non sono mai state applicate nonostante i ritardi negli interventi manutentivi, mancanza di un processo efficace di monitoraggio degli interventi da parte dell’amministrazione, protocolli operativi finalizzati alla tutela della sicurezza e alla gestione delle decadenze alloggi mai condivisi con i consiglieri di minoranza, nonostante mia richiesta in sede di commissione, una “commissione cambio alloggi” che opera con la stessa velocità di un bradipo”.
“Purtroppo – ha proseguito Chiodo – è ai cittadini cremaschi, cui viene assegnata una casa popolare, che non viene chiarita la distinzione tra l’assegnazione di un alloggio comunale e un alloggio Aler. Tutti partecipano al medesimo bando, ma non vi è alcuna comunicazione chiara e trasparente che evidenzia ai richiedenti alloggio che, in caso di difficoltà dopo l’assegnazione di un alloggio popolare, se l’alloggio risulta di proprietà Aler, questa amministrazione se ne laverà completamente le mani. Dalle dichiarazioni dell’assessore si evince un messaggio importante che deve essere ben chiaro ai cittadini: se vi viene assegnato un alloggio popolare, chiedete chi ne è il proprietario, perché se entrate in una casa popolare di proprietà Aler non avrete alcuna minima tutela da parte di questa amministrazione”.
La Chiodo, infine, ha chiosato appoggiando le parole di Fontana in merito a far fronte comune sulla vicenda, non risparmiando un’ultima frecciata all’amministrazione: “Condivido, però, la proposta dell’assessore di fare fronte comune riguardo un tema così complicato e complesso. Ma per davvero e non solo a parole sulla stampa, come questa amministrazione ci ha ormai abituati”.