Politica

Nuovo bando di co-progettazione:
Zanibelli interroga il sindaco

Laura Zanibelli consigliera di Forza Italia Crema

A Crema si torna a parlare di Co-progettazione, e a farlo è l’opposizione che chiede lumi all’amministrazione comunale. Attraverso un comunicato, Laura Zanibelli, consigliera di Forza Italia Crema, ha esposto un’ interrogazione in merito allo stand by del nuovo bando di accordo di co-progettazione, fermo all’estate scorsa, pur essendo in proroga tecnica il precedente dal dicembre ‘23.

Zanibelli ha ricordato le parole del sindaco Bergamaschi: “Nel 2024 abbiamo la straordinaria opportunità di riprogrammare globalmente le politiche sociali della città e del Territorio. La contestuale scadenza dell’accordo di co-progettazione, del Piano di zona e della programmazione socio sanitaria di ASST fa sì che il Comune di Crema possa guidare come ente capofila dell’ambito un percorso di riorganizzazione complessiva delle politiche sociali. La faremo con una precisa scelta politica, partendo da una rinnovata convinzione sul potenziamento delle forme di partenariato. E’ stato infatti approvato dalla Giunta il Documento preliminare alla co-progettazione per gli anni 2025-2029 frutto di un ampio lavoro di coinvolgimento con le realtà del privato sociale attive sul territorio che ha preso avvio con la pubblicazione, nel marzo 2024, di un avviso pubblico per raccogliere la disponibilità a co-progettare da parte del Terzo settore. La progettazione degli interventi dovrà, infatti, essere connessa ed in dialogo con le linee di intervento e gli obiettivi del Piano di Zona”.

“A queste dichiarazioni – sottolinea la consigliera di minoranza – non è però stato dato seguito. Il nuovo Piano di Zona è stato approvato dai Sindaci alla soglia del Natale ’24 e successivamente in consiglio comunale a crema ne è stata votata la presa d’atto; l’accordo di co-progettazione è scaduto nel dicembre 2023; è stato quindi prorogato, non essendo ancora pronti col nuovo bando, avvalendosi della Proroga Tecnica “per il tempo strettamente necessario per consentire l’individuazione del nuovo contraente, in ragione del principio costituzionale di continuità dell’azione amministrativa”; • la proroga tecnica prevedeva come termine il 31.12.24 e comunque sino alla individuazione del nuovo contraente come da determinazione dirigenziale”.

“La norma prevede che ha proseguito Zanibelli – “in casi eccezionali nei quali risultino oggettivi e insuperabili ritardi nella conclusione della procedura di affidamento del contratto, è consentito, per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura, prorogare il contratto con l’appaltatore uscente qualora l’interruzione delle prestazioni possa determinare situazioni di pericolo per persone, animali, cose, oppure per l’igiene pubblica, oppure nei casi in cui l’interruzione della prestazione dedotta nella gara determinerebbe un grave danno all’interesse pubblico che è destinata a soddisfare. In tale ipotesi il contraente originario è tenuto all’esecuzione delle prestazioni contrattuali ai prezzi, patti e condizioni previsti nel contratto”.

“Si sono tenute alcune Commissioni politiche sociali a cavallo dell’estate scorsa 2024 per illustrarci le nuove linee e raccogliere osservazioni e contributi anche dalle minoranze – ricorda la consigliera – che, a quanto ci è dato di sapere, non sono state comunque accolte. Tutto pronto, ci dicevano, per il nuovo bando. Ma arriva a novembre la chiusura del nuovo bilancio ‘25 e pluriennale ‘25-‘28: e con sorpresa non c’è copertura per il nuovo bando. Siamo ora a giugno, dopo un anno e mezzo, sempre in regime di “proroga tecnica”.

“Tutto tace sul nuovo bando. Sicuramente tutto tace nei confronti delle minoranze consiliari e tutta quella ventilata volontà di “compartecipazione “è svanita. – commenta amareggiata Zanibelli – Sicuramente qualcosa lo staranno pur preparando; non è che si possa prorogare all’infinito un accordo frutto di un bando pluriennale e plurimilionario. Nel rispetto di chi non ha potuto partecipare al precedente bando, nel rispetto di chi deve riprogrammare le nuove attività, nel rispetto di nuove realtà del Terzo Settore che non possono affacciarsi all’istituzione comunale con le proprie progettualità perché non parti della vecchia filiera co-progettazione, nel rispetto di quanto dichiarato ai vari enti e attori del Terzo settore un anno fa, nel rispetto della programmazione economica di bilancio e soprattutto nel rispetto della Istituzione”.

L’interrogazione di Laura Zanibelli , dunque, prevede:

  • La richiesta della mancata preparazione del bando per il nuovo accordo co-progettazione.
  • Cosa sia cambiato rispetto a quanto pronto a settembre ‘24 , presentato in commissione politiche sociali per il nuovo bando, arenatosi nei mesi successivi.
  • Come sia stato modificato il progetto per giustificare tale ritardo.
  • Quali i nuovi impegni economici complessivi e per ambito progettuale previsti a bilancio e successive variazioni.
  • Se siano stati di nuovo incontrati i diversi attori del privato sociale dal settembre 24 a giugno 25 o cosa sia stato comunicato a fronte dell’attuale ritardo per il nuovo bando. In caso affermativo, di fornire l’elenco dei vari attori del privato sociale del Terzo Settore e degli enti incontrati o cui si è data comunicazione.
  • Quali comunicazioni siano state trasmesse e darne resoconto anche documentale.
  • Fornire evidenza di come siano cresciute le realtà del Terzo Settore ed enti dall’inizio del vigente accordo di co-progettazione.
  • Quando sia stata pagata la quarta rata a saldo delle attività 2024, e quali delle prime rate 2025.
  • Se siano stati aggiornati gli allegati per il 2025 dell’accordo di co-progettazione e dove sia reperibile ufficialmente tale documentazione.
  • Se possano ritenersi ormai “strettamente necessari” tutti i mesi passati dal dicembre 23 ad oggi ed i prossimi a venire per individuare il “nuovo” contraente e quali siano le motivazioni del ritardo “eccezionale”.
  • Quando verrà pubblicato il nuovo bando e quando si pensa di arrivare al nuovo accordo tenendo anche conto che alcune attività devono garantire continuità del servizio presso le istituzioni scolastiche, con il relativo calendario a partire dal prossimo settembre.
  • Quale impatto nel bilancio 2025 e variazione del medesimo e sul pluriennale.
  • Quanto durerà il prossimo accordo, facendo riferimento alla data presunta del nuovo bando e alla successiva finalizzazione dell’accordo stesso, tenuto conto ormai di aver superato metà legislatura.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...