Bergamaschi, elezione Papa: "Pace
dialogo e ponti le parole d'ordine”
Un saluto che contiene già tutto quello che sarà lo stile e la cifra di un pontificato che si prepara a lasciare il segno nella storia e a cui tutti guardano come guida autorevole, non solo da un punto di vista spirituale.
Così il sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, ha commentato l’elezione di Papa Leone XIV ed il suo messaggio, rivolto al mondo.
“L’elezione del nuovo pontefice – spiega il primo cittadino di Crema – è un momento fondamentale per la comunità cristiana ma, ovviamente, è importante per tutta la comunità, essendo comunque una voce autorevole di riferimento per tutti; soprattutto in un periodo dove si sono smarriti i punti di riferimento e il saluto è stato pieno delle parole d’ordine che penso chiunque oggi si possa aspettare da un pontefice: pace, dialogo, ponti.
Nordamericano di origine, sudamericano per vocazione, per missione, quindi davvero una figura che condensa in sé tanti mondi, la sintesi di tanti mondi, la capacità appunto di legarli; e c’è un gran bisogno di questo nel mondo. Da un punto di vista sociopolitico anche la denominazione di Leone credo che voglia lasciare intendere un impegno appunto nel sociale da parte della Chiesa, senza dimenticare ovviamente anche quel riferimento di trascendenza di cui oggi credo ci sia bisogno ancora.
Una figura baricentrica Papa Leone XIV in cui il conclave si è riconosciuto in modo unanime e su cui si ripone molta fiducia anche come contenimento e contraltare rispetto ad ogni tipo di estremismo ed esasperazione delle dialettiche della geopolitica internazionale. Non so se la Chiesa ragioni nell’elezione di un pontefice in chiave antipresidente degli Stati Uniti,
probabilmente no, ma probabilmente un pensiero sul tema della tenuta delle relazioni geopolitiche la Chiesa lo fa e ha individuato nella figura del nuovo pontefice una figura autorevole per incarnare questo stile”.