Psi cremasco su ex Stalloni
e Racchetti: "Noi ci siamo ancora"
Alle elezioni comunali del 2022, il Partito Socialista scelse di sostenere la candidatura a sindaco di Fabio Bergamaschi, senza però riuscire a portare un suo rappresentante in consiglio comunale, e conseguentemente nemmeno in giunta, nell’ambito della lista civica Crema Riformista assieme ad Azione, Italia Viva, Verdi.
Ad oltre metà del mandato, si legge in una nota a firma di Alberto Gigliotti, Alessandro Gaboardi, Gianantonio Rossi e Virginio Venturelli, “il dibattito politico-amministrativo della città si è acceso sulle prospettive di due situazioni, che i socialisti in campagna elettorale avevano proposto in un caso, e previsto nell’altro, con specifiche prese di posizione pubbliche”. Nel primo caso, suggerendo la ripresa dei contatti con Regione Lombardia per giungere ad un accordo circa la fruizione del complesso degli Stalloni, legata alla disponibilità dello stabile dell’ex Tribunale di Crema alla stessa Regione.
Nel secondo caso, sollecitando la necessità di riconsiderare la localizzazione del nuovo istituto scolastico Racchetti, di competenza della Provincia, nel quartiere di San Bartolomeo, a ridosso di una strada già notoriamente congestionata, nonostante l’esistenza di alternative realistiche, compresa quella di un insediamento nell’ambito delle aree dismesse a nord est di Crema.
“Allo stato attuale non possiamo pertanto, che ritenerci soddisfatti degli accordi raggiunti fra il Comune e la Regione, volti alla permuta dell’immobile dell’ex Tribunale con le strutture e l’area degli Stalloni, da anni indicata dai socialisti, e tacciati fino ad oggi di aver sostenuto ipotesi surreali ed irresponsabili. Altresì consideriamo importante e significativa – proseguono i socialisti cremaschi – la recente ed esplicita posizione critica del sindaco, in ordine alla problematica ubicazione dell’insediamento scolastico, sopra citato, lungo via Libero Comune, che avvalora ancora una volta quanto da noi sostenuto”.
Per i firmatari della nota, è urgente approfondire “l’assurdo diniego contenuto nella lettera dell’allora presidente dell’amministrazione provinciale di Cremona”, che nell’aprile del 2021 interrogato sulla questione rispose negativamente rispetto alla considerazione di soluzioni alternative al progetto di via Libero Comune.
Fatte queste considerazioni, la nota dei socialisti cremaschi si chiude con il rammarico per i mancati riconoscimenti, anche da parte del centro sinistra, reo di valorizzare poco l’apporto di idee, contenuti, intuizioni, progettualità, che gli esponenti del garofano nonostante tutto continuano ad assicurare: “Spiace registrare il lavorio insistente di quanti oggi vogliono offuscare e cancellare totalmente, anche nel campo del centro sinistra, l’area socialista, che sebbene sia priva di rappresentanti nelle sedi istituzionali, è ancora presente nel territorio e porta avanti, senza essere adeguatamente riconosciuta, idee e proposte significative per la città”. i.g.