Cronaca

Crema, in 600 per la terza marcia
di pace contro i conflitti in corso

Una marcia silenziosa per le vie di Crema per ricordare ancora una volta quanto è importante l’unione e la solidarietà tra popoli, di fronte alla tragedia della guerra e della violenza.

Ieri sera alle 21, infatti, le vie del centro cittadino hanno assistito alla terza Camminata della Pace nel giro di venti mesi, per dire basta alle guerre. L’iniziativa, voluta dal comune di Crema e dalla Diocesi, ha visto la partecipazione di circa seicento persone, i quali hanno sorretto la bandiera arcobaleno della Pace e dei Diritti umani.

Presenti il Sindaco Fabio Bergamaschi e il Vescovo Monsignor Daniele Gianotti, che hanno camminato in prima fila insieme alle associazioni laiche e religiose di Crema e di tutto il Territorio Cremasco.

La marcia è cominciata in Via Largo della Pace per poi concludersi in Piazza Garibaldi, di fianco alla Chiesa di San Benedetto. Dopo mezz’ora di camminata, la parola è passata al sindaco che ha voluto esprimere la sua emozione per l’evento e per far si che l’appello possa essere, in qualche modo, ascoltato da chi muove i fili sanguinari dei conflitti in atto.

“Ci ritroviamo oggi, un anno dopo l’ultima Marcia per la Pace, con il cuore pregno di sentimenti di fatica. – ha esordito Bergamaschi – Pesante, angosciato e frustrato per la traiettoria imboccata dalla situazione globale, mossasi in senso contrario rispetto agli aneliti di pace che in questa stessa piazza avevamo condiviso come comunità cremasca tutta, unita e coesa pur nelle sue articolazioni e diversità. Gli scenari internazionali si sono ulteriormente deteriorati. Ovunque volgiamo lo sguardo, impattiamo con nuove e vecchie ferite che continuano a sanguinare, sempre più copiosamente. Emorragie di umanità”.

“Qui, ora, a Crema stiamo costruendo la Pace – ha concluso – E quanto sarebbe bello, cari concittadini, ritrovarci insieme, il prossimo anno, non più per sperarla per ogni donna e uomo della Terra, ma per celebrarla come una conquista. L’unica conquista che conta davvero”.

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