Sabato 16 ottobre l'inaugurazione
delle campane della cattedrale
Dopo la suggestione dell’Angelus in canto e musica, presieduto dal vescovo Daniele Gianotti alle 12 di sabato scorso, la Cattedrale sta per dar vita a un evento forse ancor più fascinoso: l’inaugurazione dell’adattamento del castello campanario, che permetterà di suonare nuovamente a mano – com’era fino a circa 60 anni fa – il concerto delle 6 campane fuse dal cremasco Domenico Crespi nel 1753.
Ed ecco il programma definitivo della due giorni di festa, programmata per sabato 16 e domenica 17 ottobre. Alle 10.30 di sabato, gli ottoni e le percussioni dell’orchestra di fiati “Il Trillo” di Crema saliranno sulla loggia del campanile del Duomo, e da lì – in quegli spazi angusti a circa 60 metri d’altezza – terranno un concerto “diffuso” sopra i tetti della città. Alle 11.15, l’appuntamento è per tutti nella chiesa di San Bernardino – auditorium Bruno Manenti, dove dopo i saluti di don Ersilio Ogliari, presidente del Capitolo della Cattedrale e Corrado Codazza, presidente della Federazione Campanari Ambrosiani di Milano, il socio Maurizio Bertazzolo presenterà sotto il profilo tecnico i lavori alle strutture campanarie eseguiti e donati dalla ditta Sabbadini Campane di Fontanella (Bergamo). Per rendere la spiegazione il più comprensibile possibile anche ai non esperti, il campanaro si aiuterà con la proiezione su un maxi schermo di numerose fotografie. Sarà poi la volta del vescovo, che dopo aver salutato i presenti in chiesa salirà sul campanile del Duomo insieme a una decina di campanari. Alle 11.55 sarà lui a benedire le nuove strutture, e subito dopo – allo scoccare del mezzogiorno – i campanari ambrosiani inaugureranno i lavori con il “concerto solenne” delle grandi occasioni. E sarà uno spettacolo non solo da sentire, ma anche da guardare: sempre in San Bernardino auditorium Manenti, il maxischermo proietterà infatti la diretta dalla cella campanaria, permettendo a tutti di vedere da vicino il lavoro degli esecutori. Alle 12.30 si avvierà poi una delle iniziative più attese: la salita al campanile.
La prenotazione è obbligatoria, e può essere confermata in Pro Loco (anche telefonicamente), tramite il QR code stampato sulla locandina dell’evento (diffusa in centro città), oppure telefonando o scrivendo via whatsapp al numero 348.8095863. Si salirà a piccoli gruppi, accompagnati dai soci della Federazione Campanari Ambrosiani, e chi sarà fortunato potrà anche vedere i campanari in azione. Questi i momenti in cui suoneranno le campane a mano: alle 15.15, per annunciare la Messa conclusiva del convegno regionale del diaconato permanente, alle 16.15 circa (terminata la celebrazione) e alle 17.30 (per la Messa festiva). Alle 18, l’ultima salita. La torre campanaria riaprirà però anche domenica, stavolta tra le 9.30 e le 18.
Le campane suoneranno a mano alle 9.45, 10.50, 12 e 18. L’adattamento del castello campanario del Duomo ha previsto due diverse lavorazioni. La prima è consistita nell’affiancare alle ruote su cui corre la catena agganciata al motore elettrico una seconda canalina, su cui si aggancia la corda per il suono manuale. In questo modo, si possono suonare le campane a distesa (cioè in movimento libero, come accade la domenica e nei giorni feriali), oppure a concerto (quando si fermano “a bocca in su”, per poi ruotare a tempo, producendo i concerti delle grandi occasioni, piuttosto che quelli per i funerali). Entrambi i sistemi – quello automatico e quello manuale – coesistono, e quando si desidera suonare secondo la vecchia tradizione basta agganciare le corde alla nuova ruota. La seconda opera ha previsto invece il ripristino della tastiera delle “allegrezze”, che una volta collegata con un sistema di squadrette e rinvii ai battagli delle campane produce il tipico suono a festa. In questo caso, a muoversi è solo il battaglio, in grado così di produrre veri e propri brani musicali molto ritmici e festosi.