Beretta: "Sindaco esautorato"
Bilancio: "Manca visione"
Un attacco pesante quello del consigliere comunale di Noi moderati, Simone Beretta, a pochi giorni dall’approvazione del bilancio preventivo 2026 -2028, contro il sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, reo di avere abdicato al compito di guida autorevole della città e di essere manovrato totalmente dal partito di riferimento, il PD.
SINDACO IMBALSAMATO
“Il sindaco di Crema é sempre più politicamente ‘imbalsamato’- scrive nel comunicato stampa il consigliere Beretta -.
Un Re travicello. Ricopre una carica importante ma in lui non rilevo alcuna autorità effettiva che invece gli compete per ruolo istituzionale.
E’ sempre più evidente che le decisioni sono prese altrove e il suo governo é lontano dal rappresentare il potere reale.
Ne consegue che e’ sordo ad ogni proposta che il buon senso delle minoranze mettono in campo.
Sono un sindaco, una giunta e una maggioranza auto referenziali, privi del necessario spessore politico culturale ed amministrativo per essere dentro un confronto sereno che consenta alla città di guardare al proprio futuro dentro una strategia condivisa. Salvo, evidentemente, qualche eccezione.
Non può essere diversamente e la città coglie ogni giorno di più che a dettare i “compiti” é “via Bacchetta” che per prima evidentemente aveva colto la debolezza di Bergamaschi come amministratore e di gran parte della giunta che non era e non e’ tuttora in grado di sostenere il sindaco nella sua responsabilità amministrativa.
Occupano il potere e faranno di tutto per continuare ad occuparlo e di certo non per il solo bene della città.
LA RICHIESTA A REGIONE DI MAGGIORI RISORSE PER IL PROLUNGAMENTO GRONDA NORD
Pensiamo al consigliere regionale del PD Piloni. Non me ne voglia ma io ritengo che alcune sue ultime esternazioni (luminarie e tangenzialina) non illuminano di certo la figura del sindaco bellamente scavalcato nella difesa di posizioni che competerebbero solo a lui. Davvero uno scarso senso delle istituzioni per l’incapacità di restare nel suo di ruolo istituzionale.
Un altro esempio. Che senso ha che il sindaco venga pubblicamente visto in compagnia di personaggi extra amministratori, come Agostino Alloni, in aree di rilevanza urbanistica a parlare con portatori di interessi di aree attigue a viale Europa. Surreale e da derubricare, perché siamo a Natale, a infantilismo politico. A che titolo chi non é un’amministratore del comune possa venire a conoscenza degli obiettivi non ancora codificati dalla nuova variante generale al PRG?
Così non va bene e non possiamo accettarlo.
Come non va bene che il sindaco con la sua autocandidatura sia oramai un sindaco di parte, di sé stesso e del PD costretto a sostenerlo. E siamo ancora a oltre un anno e mezzo dalle prossime elezioni amministrative.
DELUSIONE E NESSUNA VISONE PER IL FUTURO
Una delusione e la città continua a chiedersi il perché di questi scivoloni inspiegabili o forse fin troppo chiari.
Anche peggio degli scivoloni sul ponte di via Cadorna dove l’uomo del PD mandato in Giunta a sostituire l’incolpevole assessore ai lavori pubblici di allora, Giossi, ha completamente esautorato il sindaco ridicolizzando nei fatti su tutto quanto accaduto prima del suo “avvento”, dell’avvento dell’uomo forte del PD mandato in Giunta a tentare di invertire la rotta, di Pagliari.
Peggio ancora quello che il sindaco ha fatto inspiegabilmente verso la Cinzia Fontana quando era chiaro che a breve la ragioneria sarebbe entrata in fibrillazione per il pensionamento del dirigente di allora.
Quel che é peggio é che Bergamaschi continua a tenere in Giunta assessori inadeguati rispetto al ruolo, incapaci di essergli stati accanto non lasciandolo scivolare alla mercé del PD sempre più ingombrante ed autoritario. Un deficit di democrazia ma d’altronde basta passare in rassegna gli uomini in Giunta per capire che il manuale cancelli non ha consentito di scegliere al meglio amministratori in grado di fare squadra con una leadership che naturalmente é andata giorno dopo giorno sfumando con tutte le conseguenze del caso.
Bergamaschi sta lasciando troppi conti in sospeso. Non si rende conto che la tangenzialina piuttosto che gli ex Stalloni, per non dire della Pierina o dell’ex università avranno tempi di realizzazione lunghi dentro i quali senza una condivisione le maggioranze che si susseguiranno potrebbero modificare di volta in volta gli obiettivi da raggiungere.
Nessuna visione d’insieme per il futuro con scelte improvvisate fuori da una precisa cornice di riferimento.
Brilla da sempre una carenza di autorità istituzionale del sindaco che fa solo ombra a se stesso.
Comunque, anche se a fatica, un Buon Natale non si nega a nessuno”