Politica

Ponte Cadorna: ritirata la mozione
sugli indennizzi alle attività

Consiglio comunale primo dicembre

Dopo quasi due anni dalla nascita della mozione, il consiglio comunale di Crema ha affrontato la delicata questione relativa alla mitigazione dei disagi per i cittadini e per i commercianti, che subiranno inevitabilmente la chiusura dell’infrastruttura.

La maggioranza ha presentato una mozione incidentale, rimodellando la proposta sollevata dal centrodestra lo scorso gennaio 2024, riletta in seduta da Bergamaschini che, dopo la discussione, ha deciso di ritirare clamorosamente la mozione.

L’opposizione ha sottolineato il ritardo della questione, incalzando l’amministrazione sui tre progetti tecnici creati dallo stesso ufficio tecnico: “Le scelte fatte sono state frutto di responsabilità politica. Far lievitare il costo da 850 mila euro a più di 5 milioni di euro, oppure l’assegnazione allo stesso studio. Non siete stati capaci di chiedere di quale aiuto concreto avessero bisogno i cittadini che subiranno i disagi. Dal punto di vista progettuale la maggioranza e la giunta sono stati carenti” ha dichiarato Laura Zanibelli.

“Il problema del ponte non è nato ieri, ma da almeno quattro anni. Di soluzioni nella mozione presentata dalla maggioranza non ne vedo, mi sembra piuttosto leggera” ha aggiunto il consigliere Giovanni De Grazia.

“Non c’è stata apertura da parte vostra, anche questa è una scelta politica – ha risposto Teresa Caso alla minoranza – la chiusura lunga di dodici mesi avrebbe avuto un forte impatto sulla vita quotidiana e vi assicuro che l’avremmo evitata. Ma le condizioni di sicurezza la rendevano necessaria. Nella vecchia mozione si parla del ponte provvisorio: ipotesi presa in considerazione, ma costi e impatto ambientale non rendevano la vita più semplice, anzi la rendevano poco gestibile. In queste situazioni è estremamente complicato non provocare disagi, sono opere lunghe da sistemare”.

Caso ha specificato che questi due anni non sono passati invano, ma si è lavorato per superare lo scoglio della Sovrintendenza che ha ostacolato il progetto: “Oggi abbiamo un progetto che vedrà una chiusura totale di soli quattro mesi. La riduzione della tempistica è una differenza abissale, questo è innegabile”.

“Secondo la mia opinione voi non avete la minima idea di come indennizzare i commercianti – ha rincarato la dose Beretta – o forse non volete proprio indennizzarli, ma soprattutto non sapete come aiutare i cittadini. Spero che Dio la mandi davvero buona”.

“Chiedo all’amministrazione comunale di fornire risposte chiare e precise ai commercianti che ne hanno bisogno, a partire già da questa seduta” ha riferito Ilaria Chiodo.

Infine, il Comune di Crema ha confermato il proprio supporto alla Comunità di Pianura, seguendo il modello dell’Area Omogenea Cremasca; oltre a presentare il bilancio 2026/28 che verrà votato  tra una ventina di giorni.

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