Sofonisba, prima pittrice italiana
Il romanzo di Chiara Montani
Una donna straordinaria, libera, che ha saputo seguire le sue inclinazioni, il suo talento prorompente, in tempi in cui non era concesso alle donne, il Cinquecento, e che ha lasciato una traccia profonda nella storia della pittura italiana.
È Sofonisba Anguissola, cremonese di origine, di cui ricorre il quarto centenario dalla morte. La sua vita insieme alle opere sono ripercorse nel romanzo di Chiara Montani, presentato da Greta Mariani in una gremita sala Pietro Da Cemmo, a Crema.
“Una donna che è riuscita a fare ciò che per una donna non era possibile nel Cinquecento – ha ricordato Chiara Montani, autrice del libro “Il destino di Sofonisba” – ovvero rivendicare il proprio diritto di esprimersi e che ha avuto una vita quale nessun’altra donna del suo tempo ha potuto avere. Non solo, ma che è riuscita anche ad avere un ruolo da protagonista nella sua vita e quindi a decidere il proprio futuro”.
Una donna che ha viaggiato molto, assecondando la sua ansia di libertà, che, partita da Cremona, è approdata a Mantova, Genova, Sicilia, fino alla corte di Spagna, degli Asburgo, dove diventa, per quanto non ufficialmente, pittrice di corte. Si specializza nei ritratti, grazie alla capacità di cogliere gli aspetti psicologici profondi della persona, i moti dell’anima.
“Si è riuscita a fare dei suoi limiti un’eccellenza – ha proseguito Chiara Montani – quindi con ciò che le è stato insegnato, ovvero con tutte le limitazioni delle materie che erano proibite alle donne, lei nel campo del ritratto è riuscita non solo ad eccellere, ma anche ad innovare e quindi ad essere un’anticipatrice e lascerà un solco importante nella storia dell’arte”.
Un romanzo storico, quello di Chiara Montani, che rende omaggio alla straordinarietà di una donna che ha saputo essere libera dedicandosi all’arte come diritto di esprimersi. Un atto di coraggio che, specie per i tempi, non era scontato”.
“Sofonisba è una cremonese – ha concluso la scrittrice – è parte delle nostre terre, io la sento come una nostra gloria del nostro Territorio perché è da qui, dalla nostra pianura padana che nasce, da qui che prende le mosse tutta la sua straordinaria parabola che poi la porterà lontano”.
Sabrina Grilli