MagicaMusica torna nelle scuole
con due progetti inclusivi
I progetti di MagicaMusica tornano nelle scuole: laboratori creativi di musica, arte, danza e scrittura rivolti agli alunni con disabilità e al gruppo classe. Tra gli obiettivi quello di rafforzare le competenze relazionali e le abilità di ciascuno in un’ottica inclusiva. I progetti al momento in corso sono due: “A passo di Bolero” coinvolge gli alunni della scuola primaria di Offanengo dell’istituto comprensivo “Falcone e Borsellino”, mentre “Museo vivente” è rivolto agli studenti con disabilità dell’istituto di istruzione superiore “Sraffa Marazzi”.
Il primo si ispira al celebre brano Bolero di Maurice Ravel composto nel 1928. “Nato inizialmente come balletto, è famoso per la sua struttura particolare: un ritmo costante che non cambia mai, sul quale si innestano progressivamente nuovi strumenti e nuove melodie, fino a un crescendo che sfocia in un’esplosione finale. Il percorso prevede l’interpretazione del Bolero attraverso quattro fasi: un battito iniziale condiviso, l’ingresso progressivo di nuove voci e strumenti, la crescita corale e, infine, un’esplosione finale di energia. Ogni laboratorio di danza, scrittura, arte e musica, contribuisce a queste fasi in maniera integrata, creando un’esperienza collettiva in continua evoluzione”.
Il coinvolgimento dei bambini è articolato in due fasi differenti: “per buona parte dell’anno scolastico i ragazzi con disabilità frequenteranno i laboratori di MagicaMusica a Soresina, nella nostra sede. In un secondo momento i nostri educatori MagicaMusica si recheranno nelle classi degli studenti con disabilità per lavorare con tutti i compagni, insegnare la coreografia finale e trasformare l’esperienza dei laboratori in patrimonio comune, condiviso con l’intera scuola. Il percorso culminerà in uno spettacolo finale, dove ragazzi con e senza disabilità saliranno insieme sul palco. Sarà un momento di festa e bellezza collettiva. La disabilità, in questo progetto, non è vista come un limite, ma come una risorsa che apre a nuove possibilità espressive e relazionali. L’inclusione diventa così esperienza concreta: un cammino condiviso, fatto di piccoli passi che, come nel Bolero, si sommano fino a creare un’armonia più grande e sorprendente”.
Dall’istituto Falcone e Borsellino fanno sapere di “condividere con l’associazione tutti i valori fondanti: la scoperta delle abilità, il rafforzamento dell’autostima, il divertimento e la garanzia della dignità di ogni partecipante. Il valore aggiunto del progetto risiede nel trasformare questi obiettivi in un’esperienza tangibile: i nostri alunni più fragili diventano protagonisti assoluti. Nello spettacolo finale, che coinvolgerà le classi dei singoli alunni partecipanti, la fragilità si trasforma in una risorsa creativa. Il successo si realizza quando il suono di ciascuno diventa la musica di tutti. Non possiamo fare altro che ringraziare l’associazione di MagicaMusica che coltiva bellezza mettendola in scena”. Il progetto è coordinato dalle insegnanti Katia Vezzoli, Maria Giovanna Romano e Daniela Brognoli.
All’istituto Sraffa Marazzi, invece, sta proseguendo il progetto Museo vivente. Tutti i venerdì alcuni studenti con disabilità, grazie anche alla collaborazione della Provincia di Cremona che finanzia il trasporto, frequentano i laboratori dell’associazione. Coordinati dalle docenti Tatiana Volpini e Sara Fusar Poli e dagli educatori dell’associazione, stanno allestendo uno spettacolo.
Si articola in quattro sale: la sala delle risate, che celebra la leggerezza e il gioco; la sala delle metamorfosi, che esplora il cambiamento e la trasformazione; la sala dei viaggi impossibili, dedicata alla fantasia e all’avventura; la sala finale dei battiti, cuore pulsante dello spettacolo, che raccoglie e amplifica il lavoro svolto in un momento corale e intenso. L’obiettivo è quello di regalare alla comunità un museo di opere o, meglio, di stanze, che respirano, suonano, danzano e parlano. Ogni sala del museo diventa un ambiente completo e multisensoriale, dove arti diverse si incontrano e dialogano.
Come ha dichiarato la dirigente dell’istituto Sraffa Roberta Di Paolantonio: “Attraverso l’arte, la musica e il movimento intendiamo valorizzare le potenzialità di ogni studente con disabilità, promuovendo la collaborazione tra pari, insegnanti ed educatori. Museo Vivente è un progetto che coniuga creatività, educazione e inclusione, in piena coerenza con la missione educativa del nostro istituto: offrire a tutti gli studenti le stesse opportunità di espressione, crescita e riconoscimento personale”.