Cronaca

Crema, ritiro abiti usati:
Aprica affiancherà la Caritas

Assessore al Commercio di Crema franco Bordo

Cambio nella gestione del ritiro degli abiti usati che si vogliono eliminare e riciclare. I cassonetti distribuiti in varie zone cittadine rimarranno, ma non sarà più solo la Caritas a gestirli.

Il servizio sarà affidato a seguito di un contributo comunale ad Aprica, società incaricata dall’amministrazione della gestione dei rifiuti urbani che si impegnerà comunque a riciclarli.

“Noi non vogliamo assolutamente che i vestiti usati diventino un rifiuto – dichiara Franco Bordo, assessore all’Ambiente del Comune di Crema – per cui che i cittadini cremaschi li buttino nella loro spazzatura, nel secco, oltre che  vietato sarebbe eticamente sbagliato; l’amministrazione provvederà a sovvenzionare il ritiro di questi vestiti dando appunto un contributo ad Aprica, la quale collaborerà con  Caritas o Umana o tutte e due insieme, comunque una società, un’associazione di tipo Onlus con scopi sociali”.

Il sistema ed il mercato di raccolta e riciclo degli abiti infatti non riesce più ad assorbire la grande quantità di abiti gettati da riciclare e sta vivendo un momento di crisi. Il quadro normativo prevede che gli abiti scartati siano considerati rifiuti a tutti gli effetti ma il Comune vuole che vengano riciclati. I cassonetti comunque in città rimarranno, cambieranno solo i gestori che si devono impegnare a farli entrare in un circuito virtuoso di riuso e di una seconda vita.

“Fino al 31 dicembre ci pensa Caritas, se ci fosse qualche settimana di intermezzo provvederemo con l’aiuto di Aprica a mantenere il servizio e continuare a recuperare i vestiti” ha concluso Bordo.

Sabrina Grilli

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