Peer education di matematica:
il progetto per colmare le lacune
Un progetto di peer education di matematica dove gli studenti delle scuole superiori, in questo caso Istituto Galilei, hanno messo a frutto le loro competenze e si sono messi nei panni dei loro insegnanti come tutor. Dall’altra parte, i ragazzi delle scuole medie, in questo caso Vailati, dell’Istituto Comprensivo Crema Uno, hanno colmato le lacune aritmetiche e geometriche con studenti poco più grandi di loro. È il progetto di peer education di matematica che, partito l’anno scorso, ha coinvolto trenta ragazzi frequentanti la terza superiore del Galilei che hanno avuto a disposizione trenta ore valide come pacchetto di alternanza scuola-lavoro. E ha funzionato benissimo.
“È stato sicuramente un dare ma anche un ricevere – spiega Paola Orini, Dirigente del Galilei – perché i nostri ragazzi si sono messi alla prova non solo riguardo alle loro conoscenze di matematica, ma anche per quelle che possiamo chiamare soft skill, sulla capacità di trasmettere conoscenze e competenze e di porsi in un rapporto empatico ma anche costruttivo con ragazzi molto più giovani”.
“Abbiamo visto degli ottimi risultati – sottolinea Attilio Maccoppi, Dirigente dell’IC Crema 1 – infatti quasi tutti i ragazzi che hanno partecipato a questa esperienza, oltre a aver recuperato il debito, il deficit in matematica, sono rimasti molto soddisfatti e contenti e ci chiedono di poter partecipare ad altre esperienze di questo tipo”.
Il progetto per la sua valenza educativa e per il successo riscosso sarà replicato anche quest’anno.
“E’ stata un’esperienza molto interessante e mi ha aiutato a capire come diciamo si sentono i professori quando spiegano. È stato interessante anche vedere i progressi delle persone, degli alunni che seguivo e appunto che ogni volta diventavano sempre più bravi e sicuramente se dovessi scegliere rifarei ancora”, conclude Elisabetta Fasson, studentessa della 4^LC del Galilei.
Il servizio di Sabrina Grilli