Carte, libri e lettere: Galantino
tra Soncino, Milano e Cremona
Domenica 16 novembre 2025 presso la Sala Convegni della ex-Filanda Meroni di Soncino, l’Associazione Castrum Soncini presenterà la prima parte del suo “progetto Galantino”, nato dalla volontà dell’Associazione di far conoscere ai propri cittadini e al pubblico la figura di Francesco Galantino (1824 – 1888), studioso, intellettuale e storiografo che nel 1869 pubblicò la “Storia di Soncino”, un’opera in tre volumi contenente le vicende storiche e politiche del borgo cremonese dalle sue origini fino al XIX secolo.
La “Storia di Soncino” di Francesco Galantino è la più importante storiografica di questo borgo, ma poco si conosce della biografia del suo autore. La giornata di studi dedicata al nobile soncinese si inserisce in un progetto più ampio che pone al centro la figura dello storiografo, al fine di far emergere aspetti inediti della sua vita privata e dei rapporti intessuti con alcuni dei più importanti intellettuali del suo tempo. Questi legami sono oggi riscoperti grazie ai suoi carteggi personali e alla documentazione rinvenuta in archivi pubblici e privati.
I recenti ritrovamenti sul mercato antiquario di alcuni manoscritti riguardanti la storia soncinese, oggi custoditi all’Archivio comunale di Soncino, hanno permesso l’attribuzione al Galantino di oltre 5.000 pagine di appunti. Per gestire questa enorme quantità di documenti, si è avviato un parallelo progetto sperimentale promosso dal socio Luca Micheletti, per sfruttare l’innovazione dell’intelligenza artificiale in collaborazione con la piattaforma Transkribus della cooperativa austriaca Read-coop. I materiali ritrovati si configurano come una fonte preziosa non solo per comprendere il suo metodo di lavoro, ma anche come testimonianza indiretta di trascrizioni documentali provenienti da archivi purtroppo oggi perduti.
A questa documentazione si aggiunge il fondo conservato presso la Biblioteca del Seminario di Cremona, donato dalla moglie Cornelia Medici di Marignano alla morte di Francesco. Si tratta di una raccolta cospicua di materiali che necessita di un’attenta trascrizione, alla quale si dedicheranno nei prossimi anni gli studiosi. La realizzazione del progetto è stata affidata alla dott.ssa Silvia Bracca, storica dell’arte, socia dell’Associazione.
Aprirà il convegno alle ore 10 Fabio Maestri, presidente dell’Associazione Castrum Soncini, seguito dai consueti saluti istituzionali. La parola passerà poi allo storico Fabrizio Costantini che in qualità di moderatore introdurrà gli interventi della mattinata a partire da “Connessioni tra Soncino e Londra: Galantino e le sue relazioni cremonesi” della dott.ssa Roberta Aglio, storica dell’arte, che indagherà il contesto culturale cremonese nella seconda metà dell’800 e “Milano a
fine Ottocento, la città più città d’Italia” della prof.ssa Maria Luisa Betri, già professore ordinario presso l’Università degli Studi di Milano e vicepresidente dell’Istituto Lombardo di Storia contemporanea e membro della Società storica lombarda di cui Francesco Galantino era socio al suo tempo.
Seguirà il contributo della dott.ssa Silvia Bracca “L’uomo dietro la Storia di Soncino: un intimo ritratto di Francesco Galantino” che illustrerà gli inediti aspetti della vita privata di Galantino. L’archivista dott.ssa Silvia Pinferetti ricostruirà la biografia di Pietro Francesco Burloni, autore di una delle fonti storiografiche utilizzate dal Galantino attraverso documenti d’archivio inediti in “Annalista, canonico, fonte storica e testimone: la poliedrica figura di Pietro Francesco Burloni, custode della memoria di Soncino”. Infine il dott. Gianluca Cervati con “Nascosto tra le pagine: Francesco Galantino e la Pieve di Soncino” illustrerà il contributo del Galantino nella realizzazione dei lavori di restauro della Pieve di Soncino ad opera di Carlo Maciachini.
L’intenzione è quella di gettare le basi per un grande evento commemorativo in occasione del 140° anniversario della morte di Galantino nel 2028, in cui poter dare alle stampe una pubblicazione scientifica, fare un ulteriore convegno e una mostra temporanea con itinerari turistici ad hoc. Naturalmente un tale progetto ha bisogno di essere finanziato, pertanto l’Associazione si auspica di poter trovare enti o privati che credano nell’importanza di questo progetto. Senza l’opera di Galantino e il suo impegno per la conservazione dei luoghi simbolo di Soncino, probabilmente il
piccolo borgo cremonese non sarebbe diventato uno dei Borghi più belli e visitati d’Italia. Il convegno è realizzato dall’Associazione Castrum Soncini, in collaborazione con la Coop e con il patrocinio del Comune di Soncino.