Spettacolo

Presentato il concerto in memoria
del maestro Francesco Manenti

Marzia Valcarenghi, Giovanna Caravaggio, Riccardo Dolci, Guido Giordana, Marcello Palmieri
Si terrà il 19 ottobre alle ore 20,45 presso la Chiesa di San Bernardino-Auditorium “Bruno Manenti”, il concerto in memoria del Maestro Francesco Manenti. La Corale Polifonica “Francesco Cavalli”, diretta dal Maestro Riccardo Dolci, sarà la protagonista di questa performance, che vedrà Pietro Miragoli all’organo.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Fondazione San Domenico e la Chiesa Cattedrale Santa Maria Assunta, con il patrocinio del Comune di Crema.
La Fondazione San Domenico è sempre aperta e disponibile a collaborare con enti e istituzioni della città. – ha spiegato il Presidente della Fondazione, Guido Giordana – Il concerto nasce dal frutto del lavoro svolto in sinergia con la Chiesa Cattedrale e siamo ben contenti di celebrare il Maestro Francesco Manenti.”
“La Polifonica Cavalli è uno tra i più antichi cori della città ed è un patrimonio immateriale della Cattedrale. – ha dichiarato Marcello Palmieri, Presidente del Cda della Chiesa Cattedrale – Ma non solo: il Maestro Manenti, per anni direttore del Folcioni e contemporaneamente organista e Maestro di cappella in Duomo, lega in modo naturale le nostre due istituzioni. Per questo motivo, siamo particolarmente lieti del fatto che la Fondazione San Domenico abbia pensato a questo evento, e ancora di più del fatto che la nostra collaborazione non terminerà qui, ma si dipanerà in una serie di altre iniziative, con l’obiettivo di arricchire ulteriormente la componente musicale delle celebrazioni in Duomo”.
“La serata desidera celebrare una figura cardine della vita musicale e culturale della città. – ha affermato Giovanna Caravaggio, consigliere della Fondazione San Domenico – Il Maestro Francesco Manenti viene ricordato non solo per il suo straordinario talento musicale, ma anche per il contributo profondo e sincero offerto alla comunità, come educatore, direttore d’orchestra e organista, il cui legame con la nostra città è rimasto indelebile. Il programma musicale abbraccerà spiritualità, tradizione e innovazione, in un clima di grande ispirazione e raccoglimento. L’iniziativa non è solo un omaggio alla figura del Maestro Manenti, ma anche un’occasione per riaffermare il valore della musica corale e organistica, radicata nella tradizione storica e culturale di Crema.”
“Il programma del concerto è volto ad omaggiare e ricordare con riconoscenza e devozione il Maestro Francesco Manenti, scomparso nel 2008, e a celebrarne i 102 anni dalla nascita. – ha spiegato il Maestro Riccardo Dolci – il motivo di tanta gratitudine nasce dalla consapevolezza che il Maestro Manenti è stato direttore della corale per quarant’anni, guidando, nel corso del suo mandato, generazioni di cantori e strumentisti che hanno accompagnato le più solenni ed importanti celebrazioni dell’anno liturgico in Cattedrale, oltre che innumerevoli concerti, contribuendo in modo significativo alla presenza, negli anni, di una notevole offerta culturale nel territorio, avvalendosi di un più che vasto repertorio. Per questo motivo, il programma vuole essere di carattere maestoso, senza tuttavia omettere momenti più raccolti e meditativi. Il concerto verrà aperto dal solenne “Tollite Hostias” di Camille Saint-Saëns, tratto dal suo “Oratorio di Natale”; si passa poi subito all’ascolto di due brani molto delicati, in particolare due “Ave Maria”: la prima è quella scritta da Sir Edward Elgar, uno dei più importanti compositori della storia della musica inglese, composta all’inizio del secolo scorso; la seconda è invece composta proprio dal Maestro Manenti, nella seconda metà del ‘900, per voce solista, coro e organo. La prima parte viene conclusa dal celeberrimo “Panis angelicus” di César Franck, che lascia spazio ad un breve intermezzo organistico, costituito da un brano del Maestro Manenti e uno di Vincenzo Petrali. La seconda parte si apre con l’esecuzione della grandiosa “Messe brève” no. 7 in Do maggiore, del compositore francese Charles Gounod; a seguire, il conosciutissimo “Ave verum” di Mozart, per poi concludere pomposamente con il brano “Jubilemus, exultemus” di François Couperin, tratto dal mottetto “Veni, sponsa Christi”.
“Per me Manenti era il Maestro con la M maiuscola. – ha dichiarato la Presidente del Coro, Marzia Valcarenghi – Ci teneva molto al Coro e a noi che ne facevamo parte, aveva tanta fiducia anche se alcuni erano dilettanti. Questa suo modo di fare ci ha permesso di affrontare tutte le problematiche che ci sono state nel corso degli anni. Ci auguriamo che in futuro ci possano essere altri giovani che credono nella musica d’insieme.”

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...