Scuole

L'indirizzo moda del Marazzi
sfila al Teatro San Domenico

Le studenti sul palco del San Domenico

Un folto pubblico ha applaudito lo scorso venerdì al San Domenico studenti e docenti dell’indirizzo moda della sede Fortunato Marazzi per la consueta sfilata-spettacolo quest’anno intitolata “Ballando con la Moda – Edizione 2025”: una performance capace di unire danza, arte e talento, portando sul palco la creatività degli studenti della scuola diretta da Roberta Di Paolantonio.

Ad aprire la serata, la scuola di danza con “Imagine”, che ha introdotto il pubblico in un’atmosfera sospesa tra eleganza e movimento, a seguire le classi prime hanno portato sul palco una serie di abiti ispirati alla vita e allo stile senza tempo di Giorgio Armani, accompagnati da un raffinato remix orchestrale per violino, suonato dallo studente del corso sperimentale 4+2, Jogreth Fidel Oliveira De La Cruz.

In apertura la dirigente scolastica dell’Istituto Sraffa, Roberta Di Paolantonio e la storica presentatrice Angela Bortolotti, docente di elettronica della sede Marazzi, hanno dato avvio all’evento con parole che hanno toccato il cuore dei presenti: “Questa serata celebra il talento, la creatività e il lavoro dei nostri studenti. È un invito a immaginare un mondo unito e armonico, proprio come sognava John Lennon con Imagine”.

Accanto a loro, il direttore artistico e maestro dell’Accademia di Danza di Crema, Danny Lodi, accolto da un lungo applauso per la sua partecipazione e il contributo artistico alla serata. Un momento di grande commozione è stato dedicato a Giorgio Armani, “gigante della moda italiana e internazionale” è stato ricordato dai presentatori, ed in suo onore, la dirigente ha annunciato il tema dell’anno scolastico 2025/2026: “Vivere Armani – ricerca, stile e visione dell’uomo che ha vestito il mondo”, che impegnerà gli studenti dell’indirizzo moda in vista della sfilata del prossimo anno. La serata è poi entrata nel vivo, articolandosi in tre sezioni: classico, latino e hip hop, che hanno raccontato la moda come linguaggio dinamico e universale.

Presentata dalla prof.ssa Sonia Carachino, la categoria classico ha evocato il fascino dei grandi balli di tradizione, tip tap, charleston, valzer e folk. “Abbiamo studiato gli archivi del costume storico – ha spiegato la docente – unendo le forme del passato ai materiali contemporanei. Ogni capo racconta un’epoca, ma parla al presente”.

Con il prof. Andrea Tosetti, la passerella si è accesa dei ritmi calienti di tango, samba e bachata della categoria latino: “Ogni abito è stato pensato per accompagnare il movimento del corpo – ha raccontato il prof. Tosetti – perché la moda, come la danza, vive di ritmo e armonia”. La sezione più contemporanea, curata dal prof. Marco Trussardi, ha portato sul palco la categoria hip hop e l’energia delle strade: denim, giacche oversize, gilet e dettagli urbani. “Lo stile hip hop nasce dal bisogno di esprimersi liberamente e ogni capo è un atto di identità”, ha aggiunto il prof. Trussardi. Il gran finale ha illuminato il San Domenico con l’ingresso delle spose, introdotte dalla prof.ssa Emanuela Thevenet, responsabile del progetto sfilata.

Sulle note dei Pentatonix, gli abiti nuziali hanno emozionato il pubblico, evocando le eroine delle grandi opere liriche, da La Traviata a La Bohème. “Sono creazioni che uniscono arte, simbolo e sentimento – ha spiegato la docente – e rappresentano il culmine di un percorso di formazione, dedizione e passione”. Le spose, accompagnate dalle giovani damigelle, Emma, Giulia, Sandy Sofia e Viola in abiti finemente confezionati, hanno regalato un momento di pura poesia visiva.

Oltre ai ringraziamenti a tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato, tra docenti e personale tecnico ed ausiliario, il pensiero conclusivo accompagnato dalle note musicali di un brano celebrativo è stato affidato alla presentatrice: “L’abito da sposa non è solo un vestito. È un racconto, un sogno cucito con attenzione e portato con emozione. Oggi i nostri studenti hanno dimostrato che la moda è anche sentimento. Che la vita vi vesta sempre dei vostri sogni migliori” ha concluso Angela Bortolotti, chiamando sul palco tutti i protagonisti: studenti, docenti, tecnici e collaboratori.

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