Politica

Raddoppio sul ponte di Spino:
nuovo stop dalla Corte dei Conti

Il ponte di Spino d'Adda

Quando tutto sembrava volgere verso una svolta pratica, riecco una nuova fase di stallo burocratica che sta bloccando il raddoppio del ponte Adda. Dopo i passaggi al MIT per l’autorizzazione all’impatto ambientale, e del CIPESS che ha chiesto alla Provincia di Cremona alcune integrazioni al progetto per poter dare l’autorizzazione definitiva, sembrava fosse tutto pronto affinché la l’ente provinciale potesse lanciare la gara. Invece, questa volta è toccato alla Corte dei Corti frenare il progetto, bloccando nuovamente la macchina burocratica della Paullese, chiedendo ulteriori integrazioni.

Sconsolato il sindaco di Spino D’Adda Enzo Galbiati, che nel frattempo si è rivolto a Renato Ancorotti per provare a mediare nuovamente con Roma: “Devo ringraziare il Senatore che si sta interessando presso il Cipess sulle eventuali tempistiche. Proprio ieri pomeriggio ci è stato detto che nella giornata di lunedì è arrivato il rilievo formale della Corte dei Conti e che hanno venti giorni di tempo per rispondere in quanto opera strategica (probabilmente impiegheranno anche meno)”.

Una storia infinita, quella del ponte partita nel 2016 con un costo di 16milioni di euro, arrivata ad oggi con un costo di 38milioni di euro.

”Ci auguriamo che entro l’anno – ha concluso Galbiati – la Provincia di Cremona possa preparare e fare il bando di gara che prevede per chi lo vincerà la stesura del progetto esecutivo. Nel frattempo insieme al Comune si Zelo Buon Persico ci stiamo interfacciando con le rispettive Province per un incontro al fine di discutere preventivamente le richieste presentate in occasione della commissione dei servizi che vanno a migliorare alcuni interventi all’interno dei propri territori”.

Riccardo Lionetto

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...