Assistente in carcere, Fdi ritira
la mozione: "Siamo delusi"
Amarezza e delusione da parte del gruppo consiliare di Fratelli D’Italia, dopo aver ritirato la mozione sulla figura dell’assistente sociale nel carcere di Cremona, a causa di una contro mozione evidentemente non prevista e inaspettata dalla maggioranza. La mozione, dunque, sarà ripresentata in Commissione Politiche Sociali per trovare un punto d’incontro.
“Questa maggioranza comunale nei banchi si professa progressista ma nei fatti rappresenta una scuola politica Gattopardesca – si legge nel comunicato della minoranza – con il solo fine del “tutto si muove per non cambiare nulla”. La sera del 29 Settembre 2025, in Consiglio Comunale, la maggioranza si è presentata per quello che è, ideologicamente impostata sul pensiero unico della sinistra”.
Fdi, infatti, aveva chiesto lo scorso marzo al comune di Crema di collaborare con propri Assistenti/Educatori Sociali all’interno del Carcere di Cremona, coinvolgendo l’Area Omogenea Cremasca e la Comunità Sociale Cremasca: “Siamo stati invitati dapprima nel mese di Marzo di quest’anno ad un accesso congiunto all’Istituto Penitenziario di Cremona e, successivamente, sempre su loro richiesta, ad un incontro nel mese di Luglio che non ha avuto alcun esito per le loro posizioni di chiusura sulla nuova figura da noi proposta. Un paio di settimane prima dell’ultimo Consiglio Comunale del 29 Settembre 2025, ci hanno nuovamente invitato ad un incontro che per i tempi ed i modi (tanto è vero che avvenuto nella nostra sede di Fratelli d’Italia), ci è parso come un’apertura legata soprattutto sul punto basilare della nostra mozione, ovvero la presenza di Assistenti Sociali nel Carcere”.
Un’apertura che, dopo la contro mozione della maggioranza, il gruppo di opposizione ha reputato deludente: “Verso la fine della riunione durata quasi due ore è emersa una loro contro-mozione scritta dove, udite udite, pur confermando due nostri argomenti, il punto fondamentale degli Assistenti Sociali è sparito ed è stato sostituito con il “A sollecitare tempestivo intervento del Ministero della Giustizia e del Provveditore Regionale per affrontare le criticità di carenza del personale della Casa Circondariale di Cremona”. Da questo quadro è chiaro che fin dall’inizio non hanno mai voluto un percorso comune, sempre per ideologia, a dispetto di quanto da loro dichiarato. In Consiglio Comunale, in sede di discussione della Mozione, hanno diffuso i soliti dati sulla situazione attuale di sovraffollamento del Carcere e della carenza di personale della Polizia Penitenziaria di Cremona (come del resto fanno da sempre ad ogni loro accesso), girando poi la competenza allo Stato ed alla Regione, citando il Comune solo per la “possibilità” di favorire progetti di inclusione sociale con l’obiettivo del reinserimento dei detenuti e supporto alle loro famiglie”.
“Abbiamo anche ricordato – prosegue il comunicato – che nel mese di Luglio 2025, il Ministro della Giustizia Nordio ha stanziato oltre 6 milioni di Euro per la Lombardia al fine del reinserimento dei detenuti. In merito alla loro impronta ideologica, come da nostra richiesta e da loro accettata, fin dal primo incontro avevamo messo in chiaro che non doveva essere presente nella Mozione poichè questa presentava un chiaro interesse sociale, ma nella loro contro-mozione incidentale del 29 Settembre 2025, guarda “Caso”, si è evidenziato un copia-incolla di un “Ordine del giorno” presentato da tutti i Consiglieri del PD il 29 Ottobre 2024 al Consiglio Comunale di Cremona, dove al primo punto impegnavano il Sindaco a “Sollecitare un tempestivo intervento del Ministero della Giustizia e del Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per affrontare la criticità di carenza di personale del Carcere di Cremona”. Le Consigliere Comunali di Maggioranza di Crema, nei loro dati, si sono basate solo sui report estrapolati dal sito del Carcere di Cremona, ma noi, che di natura siamo pratici e razionali, e non agiamo “con grande superficialità” come ci hanno descritto”, vista la vicinanza della struttura il giorno 26 Settembre 2025 ci siamo incontrati con il Direttore dell’Istituto Penitenziario di Cremona e con il Responsabile dell’Area Trattamentale”.
“All’interno del Carcere di Cremona – spiega Fdi – gli Assistenti Sociali esterni da noi proposti, in futuro, potrebbero essere funzionali tra il detenuto ed i parenti occupandosi così delle situazioni di disagio tra cui quelle con Decreto Giudiziario dove viene esclusa la responsabilità genitoriale; pertanto, con la presa in carico, farebbero da tramite con i Comuni interessati. La nuova figura dell’Assistente Sociale analizzerà alcune criticità, quali l’Housing Sociale, le risorse all’esterno, la possibilità di lavoro, di affitto, etc. Un’attività basilare da svolgere all’interno dell’Istituto Penitenziario è quella di occuparsi dei detenuti “Fine pena”, ovvero dei “Dimittenti”, in quanto il momento della dimissione, unitamente all’ingresso, è quello di maggiore fragilità per quanto riguarda i suicidi dentro e fuori dalla struttura. Con la nuova figura si aprirebbe uno sportello di riferimento che possa dare supporto all’Area Trattamentale e che si interfacci con l’Educatore Sociale, creando un servizio ad ampio raggio che andrà a sfruttare tutte le potenzialità del territorio”.
Il progetto di Fratelli d’Italia, dunque, viene definito innovativo: “Caldamente apprezzato dal Direttore e dal Responsabile Area Trattamentale, è senza dubbio “Innovativo” per la realtà della Provincia di Cremona, e noi, con le nostre proposte, cerchiamo di dare un apporto tangibile coinvolgendo le realtà del territorio senza dimenticare che il Carcere svolge una funzione Sociale che interessa tutta la nostra Provincia. La maggioranza Consiliare di Crema, a differenza nostra, a suo dire “partiva dall’analisi dell’esistente e dei reali margini di intervento dell’Amministrazione Comunale”. Che tradotto dal politichese, vuol dire immobilismo assoluto”.
Infine, Fratelli D’Italia ha parlato anche di costi, problema sollevato dalla maggioranza: “Alle Consigliere Comunali di Maggioranza di Crema, che finora hanno giustificato la loro chiusura a questa nuova figura per “i costi eventuali a carico del Comune di Crema e che verranno a sottrarsi risorse preziose ai servizi sociali sul territorio”, ricordiamo ancora una volta che il nostro Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia, ha sempre prospettato la partecipazione futura di tre figure di Assistenti Sociali per rinforzare la parte trattamentale del Carcere di Cremona, da mettere a disposizione una per ogni Area Omogenea della Provincia, quindi spalmata su 113 Comuni totali.
“Infine, rammentiamo loro, che nel mese di Agosto 2025, il Consigliere Regionale del P.D., Matteo Piloni, in visita alla Casa Circondariale di Cremona, oltre ad evidenziare il sovraffollamento e responsabilizzare la Regione, ha rimarcato che: “È fondamentale investire sul lavoro, dentro e fuori le mura del carcere, come strumento educativo della pena e come mezzo concreto per permettere ai detenuti di ricostruirsi una vita”, nonché, riprendendo il tema del lavoro, ha ricordato “la recente riattivazione dei tavoli interistituzionali sul carcere, promossi dal Comune di Cremona, con la partecipazione della direzione della struttura di Ca’ del Ferro e rappresentanti delle associazioni di categoria ed economiche”.