Lions Gerundo:
focus sull’autismo
Un nuovo anno sociale per il Lions club Crema Gerundo presieduto da Andrea Goldaniga caratterizzato da nuovi progetti e service a cui dedicarsi. Per la conviviale che segna il ritorno all’attività dopo la pausa estiva, alla socia Maria Boschiroli la Melvin Jones, massima onorificenza Lions, con i ringraziamenti da parte del presidente per gli anni di appartenenza al club, la disponibilità e la generosità.
Prima di procedere con la relazione centrale della serata, comunicato il compimento di uno dei service più importanti dello scorso anno sociale, l’acquisto di 9 pedane anti barriere architettoniche per altrettanti negozi di Crema. Quindi parola a Simone Pegorini, presidente della Associazione Accendi il buio – Insieme per l’Autismo che ha evidenziato le tante situazioni difficili che si trovano ad affrontare le famiglie di persone con autismo.
“È un percorso che dura una vita, che si affronta in un primo momento con sgomento, paura e a volte addirittura disperazione, però quando questa fatica viene assimilata e si può affrontare con qualcuno a fianco che ha le tue stesse problematicità, che ti capisce, e che può portarti la sua esperienza, forse riesci a sentirti un po’ alleggerito”, ha detto Pegorini.
Per questi motivi è nata l’Associazione “Accendi il buio”: i soci ne condividono il lungo percorso e cercano di spiegare agli altri, “quelli convinti di essere i soli normali – ha proseguito Pegorini – che cos’è l’autismo, quali sono i bisogni delle persone affette da questa condizione e non malattia, come accoglierle e integrarle in una società che sia anche la loro”.
Tra i tanti progetti, quello denominato tempo libero, perché genitori e figli, insieme, vivono momenti di amicizia, svago, piccole e grandi prove di autonomia, un toccasana sia per i ragazzi, che per i genitori, i quali possono per brevi momenti riprendere in mano la loro vita. Protagonista della serata, seppur non in presenza, anche il giovane Giulio, a cui si deve il nome dell’associazione, che riprende quell’ossimoro, accendi il buio, pronunciato da Giulio da bambino, per chiedere al papà di spegnere la luce della abat jour.
i.g.