Cultura

“Ed io, avrò cura di te”: premiati
i vincitori del concorso di Fbc

I vincitori del concorso, con Gianni Risari (Fbc) e Anastasie Musumary

Grande partecipazione ed emozione alla cerimonia di premiazione del concorso fotografico “Ed io, avrò cura di te”, che si è tenuta nell’ambito della rassegna culturale “L’età della saggezza”, quest’anno intitolata “Pieni di bellezza”. Due espressioni che si intrecciano, raccontando – attraverso la forza delle immagini – la bellezza dei piccoli gesti e l’importanza della relazione e della cura.

L’iniziativa è stata ideata dalla Fondazione Benefattori Cremaschi Onlus, in collaborazione con il Fotoclub Ombriano-Crema, con l’obiettivo di valorizzare sguardi autentici e personali sul tema della cura, in tutte le sue forme: come attenzione, presenza e amore.

La cerimonia, accompagnata dalle eleganti esecuzioni musicali della cantante lirica Eleonora Filipponi e del chitarrista classico Riccardo Filipponi, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, volontari, ospiti della Fondazione e appassionati di fotografia.

Il concorso ha ricevuto un’ampia adesione e tutte le fotografie pervenute hanno saputo emozionare, sorprendere e far riflettere. La giuria, composta da Francesca Trezzi (consigliere CdA FBC), Marika Miglioranza (direttore amministrativo FBC) e Luigi Aloisi (presidente Fotoclub Ombriano-Crema), ha selezionato le 12 opere finaliste e assegnato una menzione speciale.

Ecco i vincitori:

Primo classificato: Gianluca Degli Innocenti – “La cura del sorriso”

Motivazione: Una fotografia intensa e delicata, che racconta l’impatto umano dei clown nei contesti di fragilità. Una cura che non guarisce, ma allevia, donando umanità e sollievo. La composizione, attenta e armoniosa, valorizza l’interazione tra i soggetti e trasmette un messaggio di empatia e speranza.

Secondo classificato: Lorena Maria Tinari – “Per continuare il cammino insieme”

Motivazione: Uno scatto che narra la cura attraverso un gesto quotidiano, semplice ma colmo di significato: aiutare a calzare una scarpa. L’immagine, intima e rispettosa, comunica con forza il valore della presenza e della condivisione, anche nella fragilità.

Terzo classificato: Maria Teresa Carniti – “La carezza del pastore”

Motivazione: Una visione inedita della cura, vista attraverso gli occhi di un bambino nelle comunità rurali. Il gesto della carezza a una pecora, in mezzo al gregge, diventa simbolo di responsabilità, rispetto e contatto diretto con la natura. La composizione bilanciata e la luce naturale valorizzano la spontaneità e la verità del momento.

Menzione speciale: Giuseppe Samarani – “Coccole”

Motivazione: Scattata durante un’attività di Pet Therapy nel Nucleo A della Fondazione, la fotografia cattura con simpatia e dolcezza il legame tra il residente Giuseppe Samarani – appassionato fotografo – e una labrador. Un’immagine che celebra l’affetto sincero tra uomo e animale, in un momento di gioia e serenità.

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