Peste Suina, Piloni: "La Regione
si muova ora per gli indennizzi"
La decisione della Commissione europea di rimuovere le restrizioni introdotte per contrastare la peste suina africana negli allevamenti di Lodi, Pavia e Novara è accolta con favore anche dal consigliere regionale del PD Matteo Piloni.
“Finalmente si apre uno spiraglio per le nostre aziende già duramente provate – sottolinea Piloni -. Ma mentre in provincia di Cremona le restrizioni sono state completamente rimosse, tranne per il Comune di Crotta d’Adda che resta in zona 1, per gli altri territori l’emergenza non è ancora finita, perché dalla zona 3 sono stati declassati in zona 2”.
“Regione Lombardia è intervenuta in ritardo, con misure di prevenzione attivate quando il virus era già diffuso – aggiunge il consigliere – e solo con la sostituzione del commissario nazionale e del veterinario regionale si sono potute adottare misure di contenimento efficaci, che oggi consentono di allentare le restrizioni. E finalmente qualcosa si muove”.
“Ora – prosegue – è giusto allentare le restrizioni e permettere agli allevamenti di riprendersi, ma occorre mantenere alta l’attenzione: la Psa è un virus resistente e a rapida diffusione. Ci auguriamo che la Regione, d’ora in avanti, sia più pronta e tempestiva nell’affrontare i rischi di nuove epidemie, così da evitare quanto accaduto in questi anni”.
Piloni insiste infine sulla questione degli indennizzi. “A quanto ne sappiamo – dichiara – siamo ancora fermi ai ‘famosi’ 10 milioni, con cui sono state coperte solo circa il 25% delle richieste di indennizzo – peraltro non sappiamo se già liquidate. Inoltre, i danni risarcibili sono quelli rilevati da dicembre 2023 a ottobre 2024, mentre per i periodi successivi non risultano ancora indicazioni. A giugno il Ministero ha avviato una raccolta dati dalle aziende per i danni subiti tra luglio 2024 e maggio 2025, funzionale a presentare alla Commissione Ue una richiesta di misure di sostegno in deroga. A settembre sono stati stanziati altri 10 milioni per danni indiretti, ma non si sa a quali periodi siano riferiti e chi potrà beneficiarne”.
“Al futuro si può guardare solo se, oltre a togliere le restrizioni, arriveranno i fondi di cui le aziende hanno davvero bisogno e se Regione Lombardia sarà in grado di garantire sicurezza e prevenzione nella gestione delle epidemie” conclude Piloni.