Politica

Barriere architettoniche
e commercio, la reazione di FDI

Il Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia interviene sull’iniziativa del sindaco Bergamaschi e dell’assessore Bordo di invitare, attraverso una lettera, commercianti e pubblici esercenti del centro di Crema a dare il loro contributo all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Con un comunicato, Giuseppe Torrisi, Giovanni De Grazia, Paolo Enrico Patrini ed Emanuela Schiavini partono all’attacco premettendo “che i commercianti e gli esercenti di locali pubblici del centro, interpellati in merito, non ne sanno ancora nulla, anzi, sono irritati poiché a loro dire l’Assessore a Crema parla di tutto tranne che del commercio, prendendo come esempio la data sbagliata dello Street Food “Regioni d’Europa” fissato in concomitanza dell’inizio delle scuole e che ha creato disagi e file interminabili per raggiungere il centro”.

“Ci sembra surreale – affermano a proposito dell’iniziativa dell’amministrazione – che a distanza di 6 mesi dalla nostra mozione Consiliare sull’accesso dei diversamente abili a negozi e locali pubblici,  con richiesta di iscrizione all’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile, ad oggi non ci sia stata alcuna comunicazione o contatto in tal senso con il nostro o altri Gruppi Consiliari di minoranza”

“Il Sindaco ha affermato che l’Amministrazione è attenta al tema e ogni anno destina il 10% degli oneri di urbanizzazione per l’abbattimento
delle barriere”, aggiungono, facendo però rilevare che è l’articolo 15 della Legge Regionale Lombarda n°6 del 20 Febbraio 1989 ad istituire tale obbligo.

“Nella nostra Mozione del Marzo 2025, di cui ancora aspettiamo la discussione, tra i diversi punti  salienti, oltre alla previsione di una rampa mobile da posizionare all’occorrenza ed un semplice campanello in wi-fi del costo di pochi euro, abbiamo chiesto di ‘promuovere, nell’ambito del proprio territorio, le linee di indirizzo per la redazione di un bando pubblico di agevolazioni a favore degli esercizi commerciali per interventi volti a potenziarne l’accessibilità alle persone con disabilità’.

“Quindi – la conclusione di FDI –  ben venga se si muove qualcosa sulla delicata tematica come chiesto da noi a suo tempo, poiché la non discriminazione include il concetto della sistemazione ragionevole che deve essere consentita alle persone con disabilità anche eseguendo, quando necessario, modifiche e aggiustamenti appropriati che non impongono un fardello sproporzionato o indebito, così che le persone con disabilità
possano godere dei loro diritti e delle loro libertà fondamentali su una medesima base rispetto agli altri”

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...