IC Sergnano: giovedì
parte “A scuola senza zaino”
Lo avevamo scritto lo scorso gennaio quando l’iniziativa, in occasione della presentazione ai genitori dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2025-2026 è stata presentata, ed ora diventa realtà. Per i bambini che frequentano le classi prime nei vari plessi della Primaria dell’Istituto Comprensivo “Primo Levi di Sergnano, parte “A scuola senza zaino”.
Non uno slogan, ma una vera e propria innovazione nelle metodologie didattiche, ci tiene a precisare la dirigente scolastica Ilaria Andreoni, che tanto si è spesa per portarla avanti aderendo fin da subito al movimento “Scuola senza zaino – per una scuola di comunità”, primo istituto del Cremasco (una trentina in Lombardia, ndr) ad aderire all’iniziativa, che in provincia di Cremona in passato aveva interessato alcuni plessi del cremonese.
L’iniziativa dell’IC di Sergnano nei mesi scorsi ha ricevuto anche il plauso dei sindaci dei comuni afferenti all’Istituto diretto dalla preside Andreoni: da Sergnano a Capralba, da Casale Cremasco a Pianengo, per citarne qualcuno.
“Questa settimana abbiamo incontrato i genitori dei bambini che inizieranno il loro percorso giovedì 11 settembre, che con entusiasmo hanno colto la novità, in un bel clima di dialogo e collaborazione, grazie alla grande motivazione di tutte le insegnanti, coordinate dalle referenti d’Istituto del progetto, Barbara Ogliari e Mariangela Tedoldi”, dice la dirigente Andreoni.
Giovedì dunque si procederà alla consegna alle famiglie di una borsa contenente tutto l’occorrente per l’intero anno scolastico: sì, perché tra le diverse caratteristiche del progetto, c’è anche questa.
A fronte di un contributo di circa 90 euro chiesto alle famiglie nei mesi scorsi, l’IC Primo Levi ha provveduto all’acquisto del materiale scolastico occorrente per tutto l’anno, dalla cancelleria ai quaderni, che sarà distribuito ai bambini, i quali saranno chiamati a gestirlo con responsabilità e senza altre spese richieste alle famiglie, perché responsabilità, ospitalità e comunità sono tra le parole chiave che sottintendono i valori stessi che il progetto didattico “A scuola senza zaino” porta con sé.
Nelle due settimane successive, i bambini di prima a rotazione incontreranno i bambini delle altre classi, per iniziare così a costruire la comunità, che comporta anche cambiamenti in termine di ambienti di apprendimento: nelle classi ci saranno degli spazi, chiamate “isole”, dove sarà posizionato il materiale didattico e i bambini a rotazione avranno il compito di monitorarne l’utilizzo.
Oltre ad allestire queste isole ci saranno delle altre postazioni di lavoro dedicate alle diverse aree, dalla matematica alle scienze, alle letture, e in ogni plesso è prevista un’agorà dotata di arredi che ne favoriscono un utilizzo modulare e variabile, dove i bambini si possono riunire e le maestre potranno spiegare un argomento o avviare una discussione guidata.
“Come diciamo spesso, a scuola senza zaino non è uno slogan, perché sarà un modo di fare scuola dove ognuno dei partecipanti ha un ruolo e un compito da portare a termine, da chi è ad esempio responsabile dei pennarelli, a chi ha la responsabilità di fare l’appello, o verificare che tutti abbiamo completato i compiti. Cambia il paradigma per far funzionare bene la classe”, commenta la dirigente Andreoni che nelle prossime settimane sarà coinvolta in un’iniziativa formativa da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.
Responsabilità condivisa, che si traduce in autonomia, aggiunge la dirigente che ha utilizzato queste parole anche negli incontri con i genitori, sottolineando l’importanza della motivazione e della curiosità che deve accompagnare i bambini nella crescita, perché conclude la dirigente Andreoni “un bambino curioso, cresce e ha voglia di conoscere e imparare, si apre al mondo e, a seconda dell’età, sa essere un cittadino attivo”.
Nei prossimi anni il progetto entrerà a regime e coinvolgere tutte le classi di tutti i plessi della Primaria, intanto da giovedì si parte con le prime, mentre le classi successive continueranno ad adottare alcune procedure rientranti nel protocollo di “scuola senza zaino”, già testate negli anni precedenti, dalla gestione dell’attività in classe, alle loro relazioni, dall’organizzazione della vita scolastica, ad alcune attività didattiche nelle “isole”.
Ilario Grazioso