Il ricordo di Camillo Lucchi
nel famedio del cimitero
Un’iscrizione al famedio per un uomo che ha unito la comunità, la città e la sua gente facendo del bene in vari aspetti della vita quotidiana.
Al Cimitero Maggiore di Crema è stata svelata dal sindaco Fabio Bergamaschi l’iscrizione commemorativa al famedio per il Dottor Camillo Lucchi, scomparso nel 2014, posta tra i cittadini benemeriti della città, alla presenza della moglie Carla Campari Lucchi, di alcune istituzioni di maggioranza e minoranza del comune, e del presidente dell’Area Omogenea Gianni Rossoni.
Una proposta arrivata dall’ex consigliere comunale Antonio Agazzi che ha ricordato l’enorme impegno nella vita politica e sociale di Lucchi, al quale nel 2015 fu dedicata la RSA di Via Zurla della ‘Fondazione Benefattori cremaschi’, che accolse la proposta di 110 cittadini per per la sua lodevole attività come cittadino, come Presidente degli Istituti di Ricovero di Crema – dal 1991 al 1994 – e come benefattore, vicino al “Kennedy” lungo tutto il corso della sua vita, lasciando, in punto di morte, ancora disposizioni a favore della Fondazione.
“Ho avuto il privilegio di essere gli amico, di conoscerlo – ha spiegato Agazzi – ma non è questo che mi ha orientato rispetto alla proposta, è proprio l’apprezzamento sincero di una vita spesa per il servizio al bene comune. Camilo Lucchi aveva già avuto un importante riconoscimento, la croce pro ecclesia et pontifice, che gli venne conferita da Papa Francesco e consegnata dall’ex Vescovo di Crema Monsignor Cantoni”.
“Mancava alla città ha aggiunte l’ex consigliere comunale – mancavano i suoi concittadini e anche questa piccola lacuna è stata colmata grazie alla sensibilità del sindaco e dell’amministrazione comunale che hanno accolto la mia proposta. Io sono un proponente, l’amministrazione però è stata convinto realizzatore, quindi va ringraziata”.
Una vita politica segnata dalla Democrazia Cristiana, Lucchi ne è stato segretario, Consigliere comunale, Capo Gruppo consiliare a Crema, poi Consigliere e Vicepresidente nel Consiglio regionale lombardo, Vicepresidente dell’allora Ussl 53 e Presidente degli Istituti di Ricovero di Crema.
“È molto importante – ha aggiunto Bergamaschi – raccogliere il testimone morale delle persone che hanno fatto grande la nostra comunità, facendosi piccoli, servendola. Questo è uno stile che ha avuto il dottor Camillo Lucchi, ne hanno avuto anche altre figure di anni in cui fare impegno, amministrazione, politica, passione civica, era una dimensione totale, globale e totalizzante. Certo, come l’ha fatto il dottor Camillo Lucchi, poche persone”.
“Un uomo pieno di valori e di umanità che sapeva creare relazioni profonde, entrando nelle case e nella vita delle persone” ha concluso il primo cittadino cremasco.