Munari, il nuovo dirigente Fermi
Berto: “Emozione e orgoglio”
Ha varcato per la prima volta la soglia dell’Istituto Superiore Munari di Crema, che andrà a dirigere nei prossimi anni. Simone Fermi Berto, 38 anni, piacentino, dal 1° settembre si insedierà ufficialmente nella scuola superiore guidata fino ad ora da Pierluigi Tadi, che è andato in pensione. Una tappa esplorativa, quella odierna, per iniziare a conoscere e prendere familiarità con docenti e studenti.
“Con tante emozioni, con tanto orgoglio di entrare a far parte e conoscere questa comunità scolastica, a partire dal personale, per iniziare a orientarsi in vista dell’esordio ufficiale che sarà il 1° settembre”, spiega Fermi Berto.
Docente di Storia e Filosofia al liceo Respighi di Piacenza, ha superato il concorso ordinario per dirigenti scolastici bandito nel 2023, classificandosi al terzo posto della graduatoria finale. Ed ecco perché ha scelto il Munari: “Iniziare questa nuova carriera lavorativa in un liceo, in una scuola, così ricca di indirizzi e prospettive e anche con una sua storia articolata, ma molto promettente anche per sperimentare, per mettersi in gioco in questo nuovo ruolo”.
Oltre alla filosofia, ha pubblicato due libri sull’esistenza di Dio e del male e lo scorso anno è stato docente di filosofia ed etica presso la Scuola per l’Europa di Parma, l’altra grande passione che permea la sua vita è la musica: “Ho studiato, ho preso il diploma sia di organo che in direzione di coro al Conservatorio di Piacenza e soprattutto ho svolto per quasi 20 anni l’attività di direttore di coro, che secondo me è un’ottima metafora per comprendere anche il ruolo di dirigente in una comunità scolastica”.
I protagonisti del nuovo coro di voci non sono altro che gli studenti e docenti del Munari, che il nuovo direttore non vede l’ora di conoscere: “Entrando ho visto già una presidenza molto bella perché appunto arricchita da opere che immagino siano il prodotto di anni e anni di didattica e di attività e questo è veramente molto bello”.
Sabrina Grilli