Cronaca

Minori stranieri non accompagnati,
il Comune offre accoglienza

“Non è un segreto, i minori non accompagnati sul territorio stanno aumentando, quindi è anche una risposta a un bisogno che viene sentito da parte delle amministrazioni”, le parole di Alessio Maganuco, presidente di Arci Porto Sicuro. Un’emergenza vera e propria che sta mettendo in crisi i bilanci comunali che hanno l’obbligo di occuparsene e prendersene cura. Stiamo parlando dei minori stranieri non accompagnati che solo a Crema, nel giro di qualche anno. sono triplicati: 11 nel 2022, 29 nel 2025.

Per non parlare dei costi, 68 mila euro nel 2019, nel 2025 siamo arrivati a 800 mila euro. Ogni migrante minore costa circa 110 euro al giorno, spesa che comprende la frequenza scolastica, le spese sanitarie, lo psicologo, le attività sportive e di alfabetizzazione. Il Comune di Crema ha appena garantito l’accoglienza a sette nuovi ragazzi grazie al Progetto Penelope, approvato in Giunta. La gestione è affidata alla cooperativa sociale Arci Porto Sicuro.

“Viene aperto dopo che abbiamo già aperto un altro che è Casa Itaca, appunto un progetto di accoglienza di minori accompagnati dove ci saranno impegnati i nostri operatori, sia educatori, sia operatori legali, operatori linguistici, appunto per un’accoglienza da parte dei ragazzi e l’integrazione sul territorio”, spiega Maganuco.

26 minori stranieri di cui si occupa Arci Porto Sicuro. Nella città di Crema sono 12, Casa Itaca che ospita 5 ragazzi e Progetto Penelope, 7 ragazzi. L’obiettivo è integrarli, iscrivendoli a scuola e seguendoli nei compiti e nell’alfabetizzazione per renderli autonomi. Quelli più grandi vengono anche coinvolti in attività lavorative e di volontariato. Sono presenti in queste sere ad Ombrianello con alcuni piatti preparati da loro.

“I ragazzi neomaggiorenni, comunque che sono vicini alla maggior età, stanno dando una mano appunto in un progetto di ristorazione sociale dove facciamo primi gambiani, secondi egiziani e sono gli stessi ragazzi a preparare, quindi vengono qui pomeriggio con gli educatori, preparano le pietanze e la sera sono loro stessi a servirle nei tavoli”, conclude il presidente di Arci Porto Sicuro.

Sabrina Grilli

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