Fotovoltaico in calo: Cremona
segue il rallentamento nazionale
Rallentamento nel settore fotovoltaico in Italia nel primo semestre del 2025. A confermarlo sono le analisi di Italia Solare, l’associazione che si occupa esclusivamente di fotovoltaico e tecnologie per la gestione intelligente dell’energia, sui dati Gaudì di Terna.
Anche Cremona risente della battuta d’arresto. Nella provincia risultano attualmente connessi oltre 18mila impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di 418 Megawatt. Numeri che segnano un calo sia nel numero di nuove installazioni sia nella potenza generata, rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il settore più colpito è quello residenziale. A livello nazionale, alla fine di giugno si contavano circa 2 milioni di impianti fotovoltaici connessi, per una potenza totale di quasi 40mila Megawatt. Tuttavia, nel primo semestre del 2025 sono stati attivati poco più di 113mila nuovi impianti, per una potenza complessiva di 2.809 Megawatt. Rispetto al 2024, si tratta di un calo del 33% nel numero di impianti e del 16% nella potenza installata.
Anche la Lombardia, che nel 2024 aveva guidato la classifica nazionale per nuovi impianti, ha registrato un sensibile rallentamento: tra gennaio e giugno l’incremento di potenza è stato di 358 Megawatt, contro i 554 dello stesso periodo dell’anno precedente (un calo del 35%). Nonostante ciò, la regione si conferma leader per numero totale di impianti connessi.
Guardando nel dettaglio alle province lombarde, Brescia si conferma la più solare, con oltre 67mila impianti e una potenza installata di 1.600 Megawatt. Seguono Milano (oltre 47mila impianti), Bergamo (45mila), Varese (33mila), Mantova (20mila) e, subito dopo, Cremona.
Sul tema, in chiave politica, interviene anche il consigliere regionale Matteo Piloni: “La Regione Lombardia non può continuare a lasciare soli i Comuni di fronte alla proliferazione incontrollata di impianti fotovoltaici e agrivoltaici. Serve, almeno, attuare subito quanto approvato in aula il primo luglio scorso: sospendere gli iter autorizzativi in attesa dell’adeguamento normativo, tutelare i comuni e renderli partecipi nella programmazione degli insediamenti”.
Piloni annuncia anche una prossima interrogazione che riprende i punti della mozione approvata in Consiglio regionale.