Politica

Stranieri non accompagnati, Caso:
"Fondi del governo a rischio"

Un tema di grande rilevanza sociale che rischia di diventare un buco nero per le casse comunali. La cosigliera di maggioranza Teresa Caso ha concentrato le proprie riflessioni post consiglio comunale sulla situazione relativa all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati; tema sul quale si è espressa anche l’Anci.

Ottocentomila euro. Tanto spende il Comune di Crema per l’assistenza ai minori stranieri non accompagnati. Un obbligo di legge per il Comune – svela Caso – che prevede un rimborso congruo da parte dello Stato. Ora però c’è una novità allarmante”.

“In una circolare del 28 maggio scorso – spiega la consigliera di maggioranza – il Ministero dell’Interno informa che “le richieste degli Enti Locali nel biennio 2023-24 sono risultate di gran lunga superiori alle risorse allocate, tanto da non rendere oggettivamente possibile l’erogazione della totalità dei contributi richiesti dai Comuni”. E ancora che dal 1° trimestre 2025, la disponibilità “verrà distribuita tra gli Enti Locali fino ad esaurimento delle risorse”.

Una situazione che porterebbe incertezza sull’erogazione del contributo al comune di Crema, ed è per questo motivo che i quasi 2 milioni di euro stanziati dalla manovra di assestamento comunale per l’area sociale diventano di vitale importanza.

“Non sappiamo – ha constatato la consigliera comunale – se quando e quanto verrà versato al Comune su questo capitolo. Per la cronaca, ci sono Comuni che vantano crediti molto importanti: Trieste, ad esempio, lamenta mancati versamenti per 10milioni, Bergamo per oltre otto milioni. In tanta incertezza acquista ancora più valore la manovra di assestamento del bilancio approvata nell’ultima seduta consiliare, che grazie a un ulteriore e importante stanziamento sull’area sociale (1.831.000), che si aggiunge ai fondi già stanziati in precedenza, consente di mantenere tutti i servizi sociali necessari e previsti per i nostri cittadini”

Da presidente della Commissione Politiche Sociali, però, Caso ha espresso soddisfazione per l’impegno dell’Amministrazione a sostenere gli interventi di welfare, non nascondendo comunque le sue preoccupazioni sull’ l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

“L’accoglienza di questi ragazzi per i comuni è un obbligo: i servizi sociali comunali devono provvedere a trovare la struttura in grado di accoglierli – ha proseguito Teresa Caso –  garantendo l’assistenza educativa e spesso anche quella psicologica dato che molti di questi ragazzi sono segnati da esperienze traumatiche. Hanno bisogno di percorsi personalizzati, utili a prevenire situazioni di disagio che porterebbero a emarginazione e quindi a possibili comportamenti devianti. La spesa di circa 800mila euro è una cifra importante per le casse del nostro Comune. Non sapere se e quanto sarà rimborsata è una situazione inattesa molto seria”.

“Lo sconcerto è forte. Anche perché nello stesso momento in cui non ci sono risorse per rifondere i Comuni di quanto dovuto – osserva la consigliera di maggioranza – il Governo ha messo in atto il progetto più costoso e allo stesso tempo più inefficace nella storia delle politiche migratorie italiane. Secondo un rapporto realizzato da ActionAid in collaborazione con l’Università di Bari, nei soli cinque giorni in cui è stato effettivamente operativo nel 2024, il centro in Albania voluto dal governo Meloni ha generato spese per 570mila euro, vale a dire 114mila euro al giorno per trattenere solo 20 persone. C’è poi la struttura che con 400 posti è costata ben oltre 60milioni. Vale a dire che per l’allestimento di ogni singolo posto sono stati spesi 153mila euro contro i 21mila euro occorsi per realizzare analoghe strutture in Italia”.

Caso ha definito: “Inaccettabile spendere, anzi sprecare, tanto denaro pubblico nel momento in cui non si hanno le risorse che spetterebbero legittimamente ai Comuni per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati”.

Non è la spesa sociale del Comune di Crema ad essere fuori controllo – puntualizza dunque Caso – come sostengono spesso i consiglieri di opposizione, ma la continua riduzione di risorse pubbliche su cui quei consiglieri non hanno mai speso una parola. Ed è di questo che si sarebbero dovuti occupare i consiglieri di minoranza nello scorso consiglio, invece di uscire dall’aula per una polemica che, seppur legittima, poteva essere esternata senza rinunciare al dovere di partecipare al dibattito e alle decisioni su temi amministrativi tanto importanti per la vita dei cremaschi”.

“La sostenibilità del sistema è tema molto serio – conclude la consigliera comunale democratica che richiederebbe responsabilità da parte di tutti. Quando si parla di welfare è in gioco il benessere della nostra comunità, delle nostre famiglie, dei nostri giovani, dei nostri disabili, dei nostri anziani. Più responsabilità e meno tifoseria farebbero solo bene a Crema e ai suoi cittadini”.

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