Maggioranza contro minoranza:
"Assente su bilancio e crisi a Gaza"
Fa ancora discutere l’abbandono dell’aula consigliare da parte dei consiglieri di minoranza dopo che la consigliera del PD, Donatella Tacca, ha accusato di complicità il governo Meloni su ciò che sta accadendo a Gaza.
La maggioranza, compatta, ha voluto ribadire la sua posizione rispetto ai toni forti della consigliera ma che non giustificano il ritiro dall’aula della minoranza disertando uno dei momenti amministrativi e politici più rilevanti per la città.
«La minoranza – scrivono in un comunicato i consiglieri di maggioranza del Comune di Crema – non ha preso parte alla discussione sulla variazione di bilancio, un provvedimento rilevante sia per l’entità economica (6,8 milioni di euro), sia per le sue ricadute sulla città. Con questa scelta, ha disatteso l’impegno di rappresentare i propri elettori in uno dei passaggi più significativi dell’attività amministrativa, dove si concretizzano le decisioni per il futuro della nostra comunità» – dichiarano congiuntamente tutti i gruppi di maggioranza in Consiglio comunale a Crema.
Durante la seduta del Consiglio comunale del 28 luglio, infatti, la minoranza ha abbandonato l’aula dopo pochi minuti dall’inizio dei lavori, ritenendosi offesa dalle parole, seppur forti, espresse dalla consigliera Tacca.
I consiglieri di maggioranza sottolineano inoltre: «Nel mondo e in Italia si moltiplicano gli appelli e le denunce sulla strage di civili in corso nella Striscia di Gaza. Voci autorevoli – dalla Santa Sede a rappresentanti della diplomazia internazionale – si uniscono allo sgomento di milioni di cittadini che assistono impotenti a un massacro di innocenti, vittime di bombardamenti, fame e assenza di cure. È una vera e propria catastrofe umanitaria».
Proseguono i consiglieri: «Il governo italiano, oltre a non esprimere una posizione politica chiara su quanto sta accadendo, resta inerte anche sul piano dell’intervento umanitario. Serve immediatamente ristabilire le condizioni per permettere l’azione delle organizzazioni umanitarie. Sessantamila morti sono già troppi».
Infine, tornando al contesto locale, i consiglieri a sostegno del sindaco Fabio Bergamaschi concludono: «Il centrodestra non solo ha scelto di ignorare il dramma umanitario in atto, ma ha usato come pretesto un presunto sgarbo istituzionale per disertare uno dei momenti amministrativi e politici più rilevanti per la città. Ritirarsi dall’aula, su proposta del consigliere Beretta, dietro al paravento dell’offesa è stato un modo per sottrarsi al confronto e alla responsabilità, rinunciando al ruolo che si sono assunti come consiglieri comunali. Una scelta che tradisce l’interesse collettivo in nome di una sterile logica di schieramento».