Trescore, revocato l’appalto sul verde
Gettate le basi della nuova mensa
Tante nuove decisioni da prendere, per il decoro, la sicurezza e il futuro del paese. Sono giornate intense a Trescore Cremasco su diversi fronti. In primis il tema legato alla manutenzione del verde: il Comune ha revocato l’appalto del servizio alla ditta incaricata. Troppi ritardi e problemi, con pericoli concreti anche per la viabilità. Ora la variazione di bilancio per il primo taglio, poi verrà completata la convenzione con la nuova azienda che si occuperà del verde di Trescore.
Questo il commento del sindaco Angelo Barbati: “Abbiamo annullato la convenzione con la vecchia ditta che se ne occupava, dispiace sempre, purtroppo, chiudere con le aziende con le quali si era creato un rapporto iniziale con prospettive buone ma poi non mantenute. Non sono state mantenute le date corrette, il verde era diventato pericoloso. In più, oltre alla mancanza di decoro, ero molto preoccupato per eventuali incidenti causati dall’erba che era veramente alta. Chi aveva un’uscita, a tutti i livelli, anche dai cortili, con la ciclabile davanti, rischiava veramente tanto sotto l’aspetto della sicurezza. Abbiamo deciso di cambiare: il nuovo appalto sarà dell’azienda Matteo Green. Abbiamo fatto una prima variazione di bilancio per un primo taglio perché poi completeremo successivamente la convenzione per portare a fine anno il servizio del verde”.
Sono state intanto gettate le basi per la nuova mensa scolastica di Trescore, è in corso la posa delle fondamenta. I lavori termineranno a giugno 2026 e la mensa sarà utilizzabile a partire dall’anno scolastico 2026-2027.
“La soddisfazione è molto grande perché comuni di livello come Trescore Cremasco, sotto i 3mila abitanti, navigano con bilanci sempre in difficoltà – spiega Barbati – Aver preso questo bando, avuto in toto al 100% di 750 mila euro da parte del Governo, del Ministero dell’Istruzione, per noi è stata una grande soddisfazione anche perché riusciamo a collegare alla scuola elementare anche la mensa dove i bambini non dovranno più uscire. Insomma ci sarà una comodità estrema per loro. Questa sarà una bella struttura, comoda per loro, dove si sentiranno un po’ anche liberi. Insomma cerchiamo anche qui di creare un decoro dove i bambini si possano sentire bene”.
Simone Guarnaccia