Controllori con le bodycam:
oggi comincia la sperimentazione
Una telecamera sul corpo che all’occorrenza riprende le attività dei controlli sul bus e, in caso di emergenza, farà scattare l’allarme alla centrale operativa.
A partire dal 15 luglio sono entrate in vigore le bodycam di Securducale sugli autobus di Autoguidovie, strumenti utili ad aumentare la tutela e la sicurezza dei controllori durante il loro esercizio di visione dei biglietti sui mezzi di trasporto. I controllori ne beneficeranno dopo aver svolto un breve corso di apprendimento sul loro utilizzo.
La scelta dell’azienda di Parma insieme alla ditta di trasporti, nasce dai crescenti episodi di aggressioni negli ultimi tempi nei confronti di chi svolge l’attività di controlli sugli autobus, con l’obiettivo di prevenire atti di violenza, dissuadendo gli eventuali aggressori.
“L’introduzione delle bodycam in dotazione al nostro personale a bordo bus, sancita dopo un confronto trasparente e costruttivo col sindacato, attraverso la ratifica di un accordo, così come previsto dalla normativa vigente, risponde alla sentita necessità di garantire la sicurezza dei nostri operatori e ai clienti della nostra azienda partner. Grazie a questo strumento renderemo ancora più efficace la tutela di chi, per assicurare il rispetto delle regole di viaggio, può essere esposto a minacce e aggressioni” assicura Claudio Borgonovo, Amministratore Delegato di Securducale.
Le bodycam sono state scelte per la loro semplicità nell’utilizzo: quando il controllore ha necessità fa partire lo streaming, collegandosi con la centrale operativa che monitora la situazione in tempo reale. Nel caso di pericolo per il controllore, l’operatore può richiedere l’intervento immediato delle forze dell’ordine.
“Questa innovazione tecnologica serve a salvaguardare la sicurezza di chi lavora sugli autobus – aggiunge Donato Debernardis, responsabile operativo di Securducale – l’aggressività negli ultimi anni è in ascesa per tanti motivi, e noi vogliamo salvaguardare chi lavora con noi”.
Al momento la sperimentazione è utilizzata solo sui pullman ma, in futuro, non è escluso che si possa sperimentare anche su altri mezzi di trasporto.
“Al momento il nostro partner per i trasporto pubblico è Autoguidovie – conclude Debernardis – poi vedremo. Noi vogliamo utilizzarlo con serietà misurando volta per volta i dati quindi… magari si”.
Riccardo Lionetto