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Pergo ai nastri di partenza, Bolis:
"Punteremo sui nostri giovani"

Gabriele Bolis, Ds della Pergolettese

Ad undici giorni dall’avvio ufficiale della sua stagione 25/26, la Pergolettese scalda i motori e comincia a muovere i primi passi per programmare l’estate, tra preparazione e mercato, per consegnare a Giacomo Curioni un gruppo pronto a contendersi la salvezza per la settima volta consecutiva nel campionato di Serie C.

I gialloblu si ritroveranno al Bertolotti il prossimo 14 luglio, dove vi resteranno fino a sabato 19, per poi approdare a San Marino dal 20 al 26, un ritiro che terminerà con un’amichevole contro una squadra locale.

Nel frattempo, dopo la conferma immediata del tecnico, sono arrivati anche i rinnovi di capitan Mariano Arini e Alessandro Lambrughi, due pilastri della squadra cremasca. “Una grande percentuale della salvezza è da attribuire a loro – ha commentato il ds Gabriele Bolis – come dico sempre: anima e cuore non si possono comprare. Al Pergo non si diventa famosi, ma si crea il valore per la società e per i calciatori stessi”.

Lato mercato, invece, il ritmo è un po’ più lento, come ammesso proprio da Bolis: al momento è stato ufficializzato il ritorno del portiere classe 2005 Filippo Doldi dalla Pro Palazzolo, che si è messo ben in mostra nello scorso campionato di Serie D, ma il Ds ha specificato anche la volontà di puntare anche sul proprio settore giovanile.

“Siamo a buon punto con determinate trattative – ha aggiunto il ds – ma dobbiamo anche dare più valore al nostro settore giovanile, ci è stato richiesto e quindi partiremo da questa linea, oltre invece a puntare determinati giocatori che abbiamo nel mirino da diverso tempo”.

Il Pergo è pronto dunque a ripartire con l’entusiasmo anche della proprietà, dopo la presentazione di due settimane fa dei due novi soci Mauro Duca e Paolo Romiti, pronti a dar man forte ad Anna Micheli, che ha svolto un ottimo lavoro nella passata stagione, la prima senza Cesare Fogliazza, al quale Bolis e tutto il popolo gialloblù hanno voluto dedicare il traguardo dello scorso anno: “Quello che ha fatto Cesare non si può emulare. Lui è stata la nostra forza, la nostra ispirazione: è stato un Goat come si dice oggi, il più grande di tutti”.

Voglio sottolineare lo straordinario lavoro di Anna – ha infine concluso Bolis – la devo ringraziare per tutto ciò che è riuscita a creare, dovrebbe essere scritto negli almanacchi della storia del calcio, è stata incredibile”.

Riccardo Lionetto

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