Cronaca

Crema, dormitorio estivo:
prima sperimentazione in città

La riunione della Commissione Politiche Sociali

Un dormitorio che dura tutto l’anno, inverno ed estate, ed una sperimentazione che coinvolge il Comune e la Caritas della Diocesi di Crema. È la novità di quest’anno l’apertura dal 1° giugno di un piccolo dormitorio estivo, dal giorno successivo della chiusura di quella invernale. Se il Rifugio San Martino, nato nel 2013 per volere della Diocesi di Crema, aveva l’obiettivo di dare rifugio a una ventina di senzatetto durante l’emergenza freddo, il dormitorio estivo ha dimensioni ridotte perché la domanda è molto inferiore rispetto a quella invernale. È un appartamento messo a disposizione dal Comune di Crema ed ha finalità di una gestione diversa.

Ad un mese dall’avvio di questa sperimentazione, la Commissione Politiche Sociali del Comune di Crema ha chiesto un’audizione al Direttore della Caritas, Claudio Dagheti,  per fare il punto della situazione.

“D’inverno c’è un accesso diretto delle persone perché l’obiettivo è proteggere le persone dal freddo e quindi anche i percorsi di fuoriuscita dal bisogno ci sono, ma si accolgono anche delle persone proprio perché fa freddo, perché al centro c’è l’umanità. D’estate invece cerchiamo di avere meno posti e un accompagnamento educativo più stringente, quindi non c’è un accesso diretto, ma per poter accedere si va o ai servizi sociali o alla mensa per i senza dimora, che è aperta tutti i giorni dell’anno, oppure al centro di ascolto diocesano; si fa un colloquio e chi è intenzionato a fuoriuscire dalla situazione di bisogno può essere accolto. E’, diciamo, uno spazio di transito proprio verso altri tipi di soluzioni, chi va in comunità, chi entra in casa accoglienza, chi si fa prendere in carico dal Sert”, spiega Claudio Dagheti, Direttore di Caritas Crema.

In vista del futuro trasloco del Rifugio San Martino negli edifici della Misericordia della Fondazione Benefattori Cremaschi, il direttore della Caritas auspica anche l’avvio di un servizio per la marginalità adulta femminile che ancora manca in città: “Ci piacerebbe l’anno prossimo sperimentare una piccola accoglienza femminile, c’è una stanza dedicata col bagno staccata dal blocco maschile e quindi questa potrebbe essere un’ulteriore sperimentazione da fare magari nei primi mesi del prossimo inverno”.

Sabrina Grilli

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