Cronaca

Crema: aumentano le cremazioni,
in arrivo le indicazioni dei vescovi

Il cimitero di Crema

Una scelta che è sempre più diffusa in Italia e anche la città di Crema conferma questo trend. Stiamo parlando della possibilità di essere cremati dopo la morte e di decidere, facendo apposita richiesta all’ufficio dello Stato civile, di affidare le ceneri e l’urna a un proprio familiare.

A Crema nell’anno 2023 sono state autorizzate 416 cremazioni, di cui 70 in affido. Nell’anno 2024 sono state autorizzate 445 cremazioni, di cui 93 in affido. Dal 1° gennaio 2025 al 31 maggio 2025 sono state autorizzate 215 cremazioni, di cui 27 in affido. Un aumento del 10% nel 2024 e oltre il 20% nel 2025, se il dato rispecchia i primi 5 mesi conteggiati.

Sulla scelta tra sepoltura o cremazione dopo la morte, tanti cristiani si stanno interrogando. Così i vescovi lombardi hanno deciso di lavorare a una nota teologica pastorale che offra indicazioni sul tema.

“Abbiamo approntato, e i vescovi della Lombardia devono solo approvarlo e metterlo in atto, un documento, un piccolo documento, con alcune note teologiche pastorali, proprio sul tema della sepoltura, sul tema delle ceneri, sul tema della sepoltura dei corpi”, spiega don Emilio Luppo, direttore dell’Ufficio Liturgico della Diocesi di Crema.

La nota teologica pastorale dei vescovi lombardi, che uscirà in autunno, manifesta il pensiero della Chiesa che predilige la sepoltura dei corpi, quale espressione più adatta per esprimere la fede nella resurrezione della carne.

“C’è anche un rispetto del corpo per noi battezzati, poi che è il deporre il corpo in una tomba, seppellire i morti è un’opera di misericordia corporale, ma è anche un segno di umanità e che ovviamente è da recuperare”, sottolinea don Emilio Luppo. In ogni caso la nota pastorale offre consigli e indicazioni, non obblighi o prescrizioni.

Sabrina Grilli

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