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“Nel mondo siamo tutti uguali”:
in ‘Cammino’ con i nipoti

Da Sergnano a Santiago, un itinerario tra fede, natura e valori di famiglia, quello percorso da Giuseppe Bianchessi e dai suoi nipoti: sì, perché nonno Giuseppe il Cammino di Santiago l’ha fatto tutto nel 2008, circa 800 km in 32 giorni, con tanti aneddoti e curiosità da raccontare, ma poi ha deciso di coinvolgere i suoi nipoti, con i quali dal 2018 ad oggi, ha percorso l’ultimo tratto di circa 120 km.

Stefano nel 2018, LorenzoRebecca Beatrice nel 2022, e qualche settimana fa, Camilla e Anna, che hanno completato in 7 giorni un itinerario di circa 120 km, partendo da Sarria, cittadina nel cuore della Galizia, primo posto nella lista delle città di partenza del Cammino Francese e di tutti gli altri Cammini di Santiago. Secondo le statistiche ufficiali infatti, a partire da Sarria sono circa il 27% di tutti i pellegrini che nel corso dell’anno riescono a ritirare l’ambita Compostela, il documento che certifica il completamento del Cammino di Santiago, concessa dalle autorità ecclesiastiche e ritirata presso l’Ufficio di Assistenza al Pellegrino della Cattedrale di Santiago.

“Un cammino fatto con i nipoti? È sempre bello, perché ti misuri con te stesso, misuri le forze e soprattutto capisci camminando con gente di tutti i paesi del mondo, che nel mondo siamo tutti uguali. Tutti come si può dire, brava gente”, racconta sorridendo Giuseppe Bianchessi, che sfogliando con i nipoti le loro Compostela tra timbri colorati, alcuni dei quali catturano immediatamente l’attenzione, si raccomanda di non essere descritto come un “eroe”: a 84 anni però, lo incontriamo a Sergnano con tutti i nipoti attorno a lui, e dai loro occhi si capisce l’affetto e la capacità di trasmettere emozioni, che sono la base per una crescita personale che ha radici nel passato e visione nel futuro.

Fin quando posso, ho la possibilità di aiutarli anche per il Cammino, ed è una soddisfazione, perché anche loro hanno provato a farlo e gli è rimasto qualche cosa”, chiosa nonno Giuseppe, ricordando che il nipote Lorenzo qualche anno fa ha riportato nel giornalino della sua scuola le emozioni del Cammino in un articolo.

Ma perché fare il Cammino con i nipoti, è sempre questo l’interrogativo: “Per far crescere in loro lo stimolo stesso di questo Cammino – dice nonno Giuseppe – perché poi c’è chi torna a casa più carico, chi come Anna ora vuole ripeterlo, ma da sola il prossimo autunno”. Non mancano i consigli per chi vuole affrontare il Cammino: “Avere voglia di camminare, un po’ di allenamento, uno zaino con il minimo indispensabile, per un peso di circa 5 kg, perché ora in tutti i posti si può trovare doccia e vestiti”.

Nonno e nipoti ormai sono esperti del Cammino, suggeriscono tappe variabili di circa 25 km al giorno, “anche se con Stefano è stato percorso qualche chilometro in più, circa 165 seguendo un altro itinerario”, precisano.

Quanto all’alimentazione: a colazione pane tostato burro e marmellata, poi panino e naturalmente tanta acqua. Negli anni hanno imparato a conoscere molto bene percorsi e logistica: tendenzialmente gli ostelli chiudono alle 22 ed entro le 8 del mattino tutti gli ospiti devono lasciare le strutture.

“Ora è cresciuto parecchio il numero dei pellegrini, per cui anche l’offerta di ostelli si è adeguata rispetto a un po’ di anni fa e sono sorti anche tanti ostelli privati”, raccontano Camilla e Anna, le due nipoti reduci dal Cammino fatto qualche settimana fa (Rebecca invece a11 anni è stata la più piccola ad aver fatto con il nonno ndr): “Qualche ostello l’abbiamo prenotato per non rischiare, ma in giro se ne trovano tanti, con sistemazioni variabili, ci sono quelli con i letti a castello, le camerate, quelle con più servizi, e in ogni caso non mancano bagni e docce, anche se non c’è il wifi” dicono con nonno Giuseppe che aggiunge, “negli anni ti propongono anche una sorta di Servizio cammino facile, per alleggerirsi del carico dello zaino, ma noi abbiamo fatto tutto con lo zaino in spalla”.

Tra le esperienze legate al Cammino e che accomunano tutti, sicuramente le amicizie e gli incontri: “Fai tante amicizie e puoi ritrovare persone lungo il percorso con le quali magari qualche giorno prima ci si è visti e poi ognuno prosegue con il suo passo”, dice Anna che ricorda come lo scorso anno una famiglia coreana conosciuta dal nonno durante un Cammino è stata loro ospite.

Del Cammino di quest’anno, buone le condizioni meteo incontrate, solo una mezza giornata di pioggia, non tanto caldo, partenza alle 6 circa, talvolta alle 7,30 dice sorridendo nonno Giuseppe guardando le nipoti. “Ritrovi lungo il cammino le stesse persone, rimangono i contatti con le persone incontrate in aeroporto, è veramente una bella esperienza – conclude Anna Bianchessi, giovane nipote tornata appositamente da Vasto (Ch) dove, dopo la conclusione del suo percorso scolastico a Crema, si è trasferita ed ha aperto una pizzeria – Io in autunno vorrei provare a farlo tutto, da sola, per vedere cosa mi dà”.

Ilario Grazioso

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