La scienziata cremasca Prévot
miglior talento italiano under 25
Un riconoscimento straordinario, una cremasca è il miglior talento under 25 di tutta Italia nell’ambito scientifico. Si chiama Emma Prévot, è nata e cresciuta a Crema, e ha ottenuto il premio Super Nova 2025. Dottoranda a Oxford, la 25enne è specializzata nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale applicata alle malattie neurodegenerative.
La sua passione per la scienza nasce tra i banchi dell’Istituto Galilei di Crema, dove ha conseguito il diploma del liceo delle Scienze Applicate. Dopo la parentesi di studi cremasca, Emma Prevot si trasferisce a Londra dove si laurea e conclude un Master basato proprio sull’IA.
Il suo lavoro è reso speciale dalla creazione di “gemelli digitali”, per comprendere al meglio le malattie. Tramite un algoritmo, riesce a utilizzare alcuni indicatori che stabiliscono come possano agire determinati farmaci sul paziente, con previsioni a lungo termine.
Ora Emma si trova a Brisbane, in Australia, per l’OHBM 2025, l’annuale conferenza della Organization for Human Brain Mapping. Qui presenterà un algoritmo in grado di comparare esami realizzati da diversi macchinari, incrementandone l’efficacia, anche in assenza dell’identificativo dello scanner.
Nel 2024 Emma ha ricevuto, al Quirinale, il premio Giovane Italia 2024, promosso dal Cnr per valorizzare i talenti under 35 di qualsiasi ambito.
Tramite un post sui social, sono arrivati i complimenti da parte del sindaco di Crema Fabio Bergamaschi: “Che boccata d’ossigeno leggere questo genere di notizie! In un momento storico pieno di affanni, dove anche le rappresentazioni pubbliche della realtà sono ormai sempre tendenti ad un pessimismo che enfatizza ciò che di negativo effettivamente esiste, mentre trascura o sminuisce i segni di speranza e le progettualità di valore, anche in ambito giovanile, queste sono testimonianze davvero preziose.
Per la nostra città è un grande orgoglio sapere che Emma Prévot, una nostra giovane concittadina, sia stata premiata tra i migliori talenti internazionali under 25 in ambito scientifico e stia mettendo le proprie grandi competenze specialistiche a servizio del bene comune, lavorando, così giovane, ai vertici della ricerca medico-scientifica internazionale. La famiglia ha certamente dei grandi meriti in questa storia di successo. Insieme alla scuola. Il talento ha sempre e comunque bisogno di serre in cui essere coltivato e potersi esprimere. Fa riflettere il fatto che, ad un certo punto, dopo aver trovato terreno fertile per crescere, simili talenti siano costretti a lasciare il Paese, immaginando di tornarci “in pensione”, come dice Emma nell’intervista.
Ricerca e sviluppo, innovazione, competitività, opportunità: sono temi centrali da affrontare nelle politiche del nostro Paese, con urgenza ed approccio sistemico. Ma intanto cerchiamo di non offuscare con questi pensieri, pur doverosi, l’orgoglio che proviamo per Emma leggendo la sua intervista, conoscendo la sua storia di successo! Complimenti sinceri a nome di tutta la comunità cittadina”.