Arrivederci “Inchiostro”,
festival di libri e storie
Si è chiusa la settima edizione del Festival Letterario Inchiostro, progetto dell’Amministrazione Comunale di Crema in collaborazione con la locale Biblioteca Clara Gallini, con la consueta direzione artistica di Lorenzo Sartori e la collaborazione di associazioni e scuole. Un’edizione partita sotto una buona stella venerdì con lo straordinario successo dell’incontro con Fabio Genovesi che nel corso del suo intervento con Barbara Donarini e lo stesso Sartori ha portato aneddoti e curiosità che ha coinvolto il pubblico, contribuendo ad uno degli obiettivi che lo stesso Festival ha da sempre: quello di rompere il muro ideale tra lo scrittore/intellettuale ed il lettore.
Domenica sera la chiusura con Franco Faggiani che ha invitato alla riflessione sulle storie di identità e di comunità e sul valore sempre attuale e da riscoprire del fare rete, raccontando del suo libro e della storia di un ragazzo che eredita una tenuta di migliaia di ettari per la quale riceve un’offerta per la vendita. E a seguito di questo ne ripercorre la storia fatta di donne e uomini che invece in quella tenuta ci hanno sempre lavorato. Il Festival è anche incontro con i piccoli editori ed i librai, una ventina, soprattutto del nord, con qualche eccezione come ad esempio la casa editrice Carello che è giunta a Crema direttamente da Catanzaro.
Un’edizione molto ricca quella di quest’anno con più di 40 ospiti, che hanno trasformato il centro Culturale Sant’Agostino e i suoi suggestivi chiostri in un luogo pulsante di cultura, arte, racconti, condivisione: “La lettura è momento intimo che in un periodo storico come questo richiede socialità e i libri sono strumento di dialogo e di condivisione” ha detto il direttore artistico Lorenzo Sartori.
Una trentina gli incontri nel weekend, a cui hanno partecipato un pubblico variegato a seconda delle storie e delle proposte, senza dimenticare Inchiostro kids per i più piccoli, con eventi programmati per bambini dai 3 anni fino ai 10 anni, “lettori di adesso e soprattutto di domani” ha aggiunto Sartori.
Non poteva mancare il tema dell’Intelligenza Artificiale affrontato ieri mattina nel secondo chiostro dallo stesso Sartori, che ne ha parlato con l’editore Lillo Garlisi e l’esperto di IA, Alex Ceccarelli. Già oggi l’IA è “coautrice” di molti testi e si assiste ad un suo sfruttamento nell’editoria e nelle pubblicazioni perché il mercato richiede una velocità di scrittura sempre maggiore. Si è cercato di approfondire l’associazione IA e scrittura di un libro, che per qualcuno potrà avere successo perché ad esempio, i modelli linguistici dell’IA sono e saranno sempre più addestrati su tutto lo scibile umano, riconoscendo e imitando tutti gli stili di scrittura. Ma ci sarà anche tanta omologazione, milioni di libri scritti nello stesso modo.
Dal punto di vista dell’editore, se in una casa editrice arrivano centinaia di manoscritti, diventa molto difficile e realisticamente impossibile scegliere cosa pubblicare, spesso i manoscritti si cestinano: se ci fosse una scheda di lettura creata da un’intelligenza artificiale, questo problema potrebbe essere superato.
“Non volevamo dare delle risposte, ma porre delle domande anche su questo tema – commenta Lorenzo Sartori – e non basta certo lo spazio di un’ora. L’Intelligenza artificiale è il presente e sarà sempre di più cambiando le nostre abitudini. Mi augurio che resti uno strumento e che venga utilizzato nel modo più intelligente possibile, sotto il controllo dell’uomo”.
Ilario Grazioso