Sicurezza, Bergamaschi risponde a
Torrisi: "Materia non prioritaria"
Si scatena il dibattito in materia di sicurezza a Crema. Fabio Bergamaschi, infatti, ha deciso di commentare la proposta dell’opposizione suggerita in consiglio comunale da Giuseppe Torrisi, in merito all’aumento di sorveglianza per la città.
“Sono sempre molto attento – ha dichiarato Bergamaschi – alle proposte volte a migliorare la sicurezza della città. Anche quando da migliorare non c’è, in fondo e per nostra fortuna, moltissimo, è bene valutare ogni azione volta a potenziare una condizione che caratterizza così fortemente la qualità di vita di una città”.
“E’ proprio dal dialogo su questo tema tra la mia Amministrazione Comunale, la Prefettura e le Forze dell’Ordine, da un lato, ma anche con la maggioranza e le minoranze consiliari dall’altro lato – ha proseguito specificando le parti in causa il sindaco di Crema – che sono scaturiti provvedimenti importanti come il Patto per la Sicurezza ed il Regolamento di Polizia Urbana. Provvedimenti adottati all’unanimità, in Consiglio Comunale. Fatto non banale e non così frequente altrove, frutto di un atteggiamento attento e collaborativo, che reputo faccia solo un gran bene alla comunità”.
Per questo motivo, Bergamaschi ha definito “stonate” le recenti uscite pubbliche delle minoranze consiliari in merito alla sicurezza. Il consigliere Torrisi, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, che imputa all’Amministrazione la responsabilità di non aver aderito ad un bando nazionale volto all’implementazione della videosorveglianza.
“In primo luogo – argomenta il primo cittadino – a Crema non esiste certamente un problema di carenza di telecamere di videosorveglianza, incrementate negli ultimi anni fino ad arrivare ad una dotazione di circa novanta, alle quali si aggiungono le fototrappole. Il tutto inquadrato in un sistema tecnologico gestito dalla Polizia Locale che è un vero e proprio fiore all’occhiello per un Comando di una città delle nostre dimensioni, nonché uno strumento che in tante occasioni si è dimostrato utile per la conduzione positiva di indagini da parte anche delle altre forze dell’ordine, che se ne avvalgono in piena collaborazione”.
“Le testimonianze in merito sono molteplici – ha continuato Bergamaschi – e la stessa stampa non ha mancato di segnalare a più riprese quanto sia tecnologicamente avanzato ed esteso il sistema cittadino. Il che non toglie il fatto che novantuno siano meglio di novanta, novantadue siano meglio di novantuno e così via, ma che certo non vi sia alcuna urgenza di estendere l’impianto. Soprattutto non si deve cercare di farlo con ricorso agli strumenti sbagliati o seguendo vie sconsigliabili. Perché i bandi andrebbero letti con attenzione. Dopo averli letti in tal modo, devono essere interpretati correttamente. Dopo averli interpretati correttamente, vanno adoperati saggiamente. O, altrettanto saggiamente, possono essere ritenuti uno strumento inidoneo alle esigenze o possibilità del caso concreto”.
Il sindaco di Crema, dunque, ha giudicato materia non prioritaria in questo momento la sicurezza, dopo averne parlato con gli altri sindaci dell’Area Omogenea Cremasca.
“Con essi – conclude il primo cittadino cremasco – si sta infatti lavorando, per i prossimi anni, nella direzione di una candidatura unitaria, quindi più forte come risultato atteso e come opportunità di finanziamento. Sta partendo un progetto territoriale forte sulla videosorveglianza che si avvale dell’intelligenza artificiale e questo bando, che è ricorrente negli anni, potrà allora rappresentare una valida opportunità di finanziamento di un progetto aggregato sulla scala territoriale. La sicurezza è al centro dell’attenzione a Crema e nel Cremasco, anche con progetti di avanguardia”.