Politica

Bergamaschini, Lega: “Crema unita
contro il disagio giovanile”

“Troppo spesso sentiamo parlare dei giovani solo quando si tratta di statistiche negative: dispersione scolastica, dipendenze, isolamento sociale. Ma dietro quei numeri ci sono storie vere, volti, famiglie. È ora di cambiare approccio, di metterli davvero al centro delle nostre politiche.”

Così il consigliere comunale della Lega Andrea Bergamaschini interviene in merito alla mozione presentata in Consiglio Comunale sul tema del disagio giovanile e della promozione del benessere adolescenziale.

“Anche a Crema – prosegue – non possiamo più ignorare i segnali di malessere che arrivano dal mondo giovanile. L’aumento dei casi di ritiro sociale, la solitudine, l’insicurezza, la difficoltà di costruire relazioni sane e di immaginare un futuro stabile sono problemi reali, che richiedono risposte serie, coordinate, non improvvisate.”

La mozione, sostenuta da Bergamaschini e dalla consigliera Silvia Guatterini, propone azioni concrete e condivise: l’istituzione di un tavolo permanente sul disagio giovanile, campagne di sensibilizzazione, il rafforzamento della presenza di figure professionali nei centri giovanili, la mappatura dei bisogni dei ragazzi, la formazione di genitori ed educatori.

Non possiamo lasciare da soli i nostri ragazzi, né chi se ne prende cura ogni giorno – afferma il consigliere –. Insegnanti, genitori, educatori, volontari: vanno sostenuti, formati e messi in rete. La scuola non può farcela da sola, le famiglie nemmeno. Serve una comunità educante, che riconosca il valore dei luoghi di aggregazione, che offra ascolto, strumenti, percorsi.”

Bergamaschini sottolinea poi un punto chiave della proposta, ovvero, il coinvolgimento diretto dei giovani nelle decisioni: “Diamo loro voce. Chiediamo cosa vogliono, di cosa hanno bisogno, dove si sentono esclusi. Solo così possiamo costruire una città davvero accogliente, che non li giudica ma li accompagna, che non impone ma dialoga.”

Infine, un appello: “Questa mozione non è un punto di arrivo, ma di partenza. Mi auguro che tutte le forze politiche la sostengano, perché quando si parla del futuro dei nostri giovani, non ci sono bandiere. C’è solo una responsabilità comune: prenderci cura di loro, oggi, per costruire con loro il domani.”

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