Cronaca

Consiglio, due mozioni ritirate
Le ragioni di maggioranza e minoranza

Nella seduta del consiglio comunale di lunedì 16 giugno sono state discusse alcune mozioni poi ritirate dai proponenti.
La prima presentata dal consigliere Giovanni De Grazia a nome dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia riguardava la ‘Riduzione della TARI per ogni residente a Crema che adotti un cane ospitato dal Canile Consortile di Vaiano Cremasco
La seconda presentata dal consigliere Paolo Nicardi del gruppo consiliare misto riguardava la ‘Diretta streaming delle commissioni consiliari: accesso paritario per chiunque, ovunque e per tutti’
Maggioranza consigliare e minoranza offrono una lettura completamente diversa delle ragioni che hanno portato al ritiro.

LE RAGIONI DELLA MAGGIORANZA
“Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale – scriva la maggioranza consigliare in un comunicato– sono state portate in discussione alcune mozioni presentate dai gruppi di opposizione. In qualità di consiglieri di maggioranza, abbiamo accolto con sorpresa l’atteggiamento della minoranza che, di fronte alle nostre osservazioni critiche e motivate espresse durante il dibattito in aula, ha preferito ritirare le proprie proposte, rinunciando così al confronto.
In particolare, questa dinamica è avvenuta per due mozioni: “Riduzione della Tari per ogni residente a Crema che adotti un cane ospitato dal Canile di Vaiano Cremasco” e “‘Diretta streaming delle commissioni consiliari: accesso paritario per chiunque, ovunque e per tutti”.
Per quanto riguarda la prima mozione, il gruppo proponente, Fratelli d’Italia, ha deciso di ritirarla perché non è stato in grado di rassicurare il Consiglio sul rischio di possibili comportamenti opportunistici. Il timore, da noi condiviso, é che lo sgravio sulla TARI possa incentivare adozioni non consapevoli o non responsabili, con il pericolo concreto di abbandoni o maltrattamento degli animali, ipotesi per noi inaccettabile.
La seconda mozione, invece, presentata dal consigliere Nicardi, é stata ritirata in quanto il consigliere ha dichiarato di non essersi sufficientemente documentato sui costi economici ed organizzativi di tale operazione. In poche parole, aveva enunciato una mozione di principio, non supportata da dati.
Da un lato, prendiamo atto positivamente di questo passo indietro, che dimostra come le passate accuse rivolte alla maggioranza – di respingere mozioni “per partito preso” o per motivi ideologici – siano infondate. Dall’altro, ci interroghiamo sul reale approccio della minoranza: le mozioni rappresentano strumenti di proposta concreta e ben argomentata, o piuttosto occasioni per rivendicare la paternità politica di alcune tematiche?
Al di là della normale dialettica politica, riteniamo importante preservare il valore del dibattito istituzionale, che si fonda su confronto, studio e responsabilità.
Come consiglieri di maggioranza, auspichiamo un cambio di rotta che porti a un dialogo costruttivo, fondato sul merito delle questioni ed orientato al bene ed al miglioramento della nostra città”.

LE RAGIONI DEL CONSIGLIERE DEL GRUPPO MISTO PAOLO NICARDI
Ragioni completamente diverse hanno determinato il ritiro della mozione da parte del consigliere del gruppo misto Paolo Nicardi
“Durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale – ha spiegato il consigliere Nicardi – ho deciso di ritirare la mozione che proponeva l’introduzione dello streaming e della registrazione delle commissioni consiliari, dopo che la maggioranza ha anticipato in aula la propria intenzione di bocciarla.
Lo ha fatto appellandosi a presunti ostacoli organizzativi e a costi ritenuti troppo elevati. Ma, e questo è un punto su cui è doveroso essere chiari, non è stato fornito alcun dato concreto a sostegno di queste affermazioni. Nessuna stima, nessun preventivo, nessuna valutazione tecnica: solo opinioni generiche, e il solito “costa troppo”.
È inaccettabile che un tema così importante venga liquidato in questo modo, senza alcuna volontà di approfondimento serio.
Ed è proprio per questo che non mi fermo: chiederò la convocazione di una commissione specifica per affrontare la questione in modo serio e documentato, con l’obiettivo di ottenere finalmente dati reali su cui discutere, alla luce del sole.
Del resto, la tecnologia c’è già: la piattaforma che trasmette in diretta i Consigli comunali è operativa e funzionante. Non si tratta di inventare nulla di nuovo, ma solo di estendere un servizio esistente anche a un altro momento fondamentale dell’attività amministrativa.
Questa proposta ha un obiettivo preciso: rendere il Comune più accessibile e vicino ai cittadini, anche a chi – per motivi di lavoro, familiari o di salute – non può essere presente fisicamente.
Il ritiro della mozione non è una resa, ma un passo in avanti per costruire una proposta ancora più solida.
Perché una democrazia vera si basa sulla partecipazione, non sull’approssimazione”.

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