Politica

Consiglio: lotta alla cristianofobia
Unanimità per la mozione

Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal consigliere Giovanni De Grazia a nome del gruppo consiliare Fratelli d’Italia: ‘Azioni e iniziative a tutela delle minoranze cristiane, con particolare riguardo all’opposizione a qualunque forma di cristianofobia’

Il Consiglio Comunale di Crema – scrive in un comunicato la maggioranza consigliare – ha approvato all’unanimità una mozione in difesa della libertà religiosa di tutti contro ogni forma di discriminazione.
Un segnale importante perché richiama tutti e ciascuno alla responsabilità della lotta contro la discriminazione di tutte le minoranze, a prescindere da credo o religione e alla promozione e tutela dei diritti tanto più nel momento storico che stiamo vivendo, nel quale sembrano saltati i capisaldi del diritto internazionale esponendo popoli interi, e ancor più le minoranze religiose, a vessazioni e violenze.
La mozione è nata da una proposta presentata del gruppo FdI sulla cristianofobia per denunciare le persecuzioni dei cristiani nel mondo.
Per la maggioranza la questione non poteva prescindere dalla lotta alla discriminazione nei confronti di tutte le minoranze, di qualsiasi credo o religione, perché la libertà religiosa riconosciuta dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo dell’ONU come diritto fondamentale dell’essere umano al pari del diritto alla libertà individuale, deve considerarsi uguale e inalienabile per tutti i cittadini del mondo.

La libertà di religione o di credo è possibile soltanto con la garanzia della libertà personale per tutti: “Se ci preoccupiamo giustamente dell’odio nei confronti di chi professa una religione, quella cristiana, non possiamo non avere la medesima attenzione per tutti coloro che vengono perseguitati perché professano pacificamente un’altra religione o anche che non ne professano alcuna”. A farsene portavoce, la consigliera Teresa Caso del gruppo Crema Aperta, che riportando alcuni dati dell’ultimo rapporto della Fondazione Pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (ACS) sulla libertà religiosa ha continuato: “non è possibile ignorare che il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato in un paese su tre, che nel 31% delle nazioni (61 su 196) la libertà di culto viene violata. Stiamo parlando di un terzo del pianeta, il 62% della popolazione mondiale. E’ evidente che la tutela dei cristiani non può che andare di pari passo con la tutela della libertà religiosa come diritto fondamentale per tutti”.
Ha poi continuato accennando anche alle persecuzioni dei non credenti: “In molti paesi subiscono leggi che colpiscono il loro diritto alla libertà di espressione per arrivare a casi estremi in cui viene negato loro il diritto stesso a esistere con la condanna alla pena capitale”.
Da qui la responsabilità per tutti i rappresentanti delle Istituzioni nel farsi parte attiva nel combattere ogni forma di discriminazione e violenza, promuovendo la cultura del rispetto e della convivenza pacifica anche tra le diverse fedi.

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