Cronaca

Agnadello, torna
il Bonus Tari Comunale

Il Comune di Agnadello

Per le utenze non domestiche, l’Amministrazione comunale di Agnadello ha scelto di dare continuità alla politica delle agevolazioni per promuovere e rafforzare il tessuto economico e produttivo del territorio. Le attività commerciali e artigianali che soddisfano i requisiti possono beneficiare dell’azzeramento delle rate.

Dotazione finanziaria
La realizzazione dell’iniziativa è finanziata con risorse comunali per un importo totale di 7 mila euro. L’eventuale importo rimanente sarà destinato ai servizi sociali.

Come aderire?
Le nuove attività devono presentare una richiesta di ammissione al bonus Tari 2025 UND, compilando l’apposito modulo da consegnarsi entro il 30 luglio 2025 per le attività già aperte ovvero entro 30 giorni dall’apertura delle nuove attività.

Utenze domestiche
Il DPCM 21 gennaio 2025, n. 24, pubblicato a marzo scorso, ha introdotto il BONUS TARI “NAZIONALE”, che prevede una riduzione automatica del 25% per gli utenti domestici con ISEE fino a € 9.530 o fino a € 20.000 per le famiglie con almeno quattro figli a carico. Il Comune di Agnadello conferma il bonus Tari 2025 comunale per sostenere le famiglie fuori dal perimetro del bonus nazionale.

Il Sindaco Stefano Samarati dichiara: “Anche quest’anno, siamo riusciti a garantire un’adeguata copertura finanziaria al bonus Tari comunale. Tuttavia, non posso astenermi da alcune considerazioni e riflessioni sul Bonus Tari Nazionale. In particolare, l’introduzione della nuova componente perequativa UR3a, pari a € 6,00 per utenza, solleva alcune preoccupazioni.

1. Aumento della pressione fiscale per tutti: la componente UR3a ha l’obiettivo di finanziare il bonus per le famiglie economicamente svantaggiate, ma comporta un aggravio diretto per tutte le utenze.
2. Scarsa trasparenza e comprensibilità del tributo: l’introduzione della nuova componente aggiunge complessità alla bolletta Tari, rendendo difficile per i cittadini comprendere la composizione dell’importo dovuto.
3. Ruolo passivo dei comuni nelle decisioni nazionali: i comuni non possono incidere o modulare l’importo della componente UR3a, pur essendo gli enti che riscuotono e giustificano l’aumento.
4. Effetto cumulativo: l’impatto della componente UR3a può rappresentare un aumento complessivo non trascurabile della bolletta per le famiglie.”

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