Referendum 8-9 giugno:
una biciclettata per dire "SI"
Sono partiti, inforcando la bicicletta, alle 15.30 dal Parco Bonaldi e hanno pedalato insieme per invitare al voto, per difendere i diritti, esercitare la democrazia, rimettere al centro il lavoro.
E’ la biciclettata organizzata dal Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista che si sono uniti per promuovere la partecipazione al voto referendario dell’8 e 9 giugno.
La scelta della data non è casuale; il 2 giugno 1946, con il primo referendum a suffragio universale, l’Italia scelse la Repubblica e pose le basi di una democrazia fondata sul lavoro.
Oggi, nel giugno 2025, un nuovo referendum può ripercorrere quella stessa strada di diritti e libertà.
Contro i rappresentanti del governo che invitano all’astensionismo vero cancro della democrazia, “Uniti per il futuro” Crema per il quorum, vuole incontrare la gente pedalando e sostenere i referendum dell’8 e 9 giugno.
“Intanto oggi è il 2 giugno – ha dichiarato alla partenza Paolo Losco AVS Segretario Provinciale Sinistra Italiana – quindi la festa della Repubblica, nata sì dalla resistenza, ma anche nata grazie al primo referendum a suffragio universale, un diritto per cui le italiane e gli italiani hanno lottato e hanno perso la vita. Quindi già di per sé il poter partecipare a una qualsiasi decisione democratica è importante; i dati dell’astensionismo degli ultimi anni sicuramente sono preoccupanti, così come è preoccupante il fatto che le più alte cariche dello Stato, oggi, incentivino invece l’astensione.
È importante votare a questi referendum perché si decide su temi fondamentali per milioni di onesti lavoratori, perché ci sono quattro quesiti sul lavoro che vogliono ridare stabilità al mondo del lavoro, dignità al mondo del lavoro e sicurezza al mondo del lavoro, perché c’è anche un quesito che parla di appalti e subappalti che è il luogo dove avvengono gli oltre 500mila infortuni sul lavoro ogni anno.
In ultimo c’è anche quello sulla cittadinanza, ma ricordiamo che, al contrario di quanto una certa destra vuole far passare, non sarà un regalare la cittadinanza a nessuno; perché per ottenere la cittadinanza italiana ci sono, oltre ai dieci anni che chiediamo di ridurre a cinque, altri requisiti che sono ad esempio avere un lavoro, un reddito stabile, la conoscenza della lingua italiana e l’essere in regola sia con la fedina penale pulita sia con il pagamento delle tasse. Quindi credo che siano cittadini, lavoratrici e lavoratori, che oggi contribuiscono allo sviluppo del Paese. Credo che al di là del votare sì o no sia importante partecipare, ancora di più votare sì vuol dire allargare i diritti e non restringerli”.
“Abbiamo organizzato un percorso non lungo – ha concluso Cecilia Brambini Segretaria PD Crema – ma vogliamo attraversare tutta la città. Si parte da Parco Bonaldi, si va verso Crema Nuova, zona San Carlo, Piazza Manziana, poi passiamo da Piazza Fulcheria; lì ci trasferiamo al Campo di Marte dove incontreremo un po’ di persone poi, attraverso la passerella Bettinelli, raggiungiamo Castelnuovo, dove ci fermeremo anche lì per salutare le persone che ci aspetteranno. Infine in Piazza Garibaldi si chiuderà questa manifestazione dove ciascuno di noi potrà anche dare il proprio contributo attraverso un messaggio; che sia sicuramente un messaggio soprattutto di andare a votare, perché è una questione di democrazia e di libertà”.
Sabrina Grilli